Cimurro nel cane, le cause, i sintomi e come prevenirlo

Quali sono i sintomi da riconoscere? E come prevenire il cimurro?

Una delle malattie più note e temute del cane è il Cimurro. E’ una malattia virale che provoca vere e proprie epidemie quando si scatena, al momento soprattutto nell’Italia del Sud tantissimi cani si stanno ammalando. In realtà è una malattia per cui si vaccina, ma complici l’arrivo di cani dell’Est non vaccinati, le mancate vaccinazioni o sbagliate vaccinazioni fatte dai proprietari che si fanno i vaccini da soli, il problema del randagismo in alcune regioni e le sempre presenti reazioni anomale individuali, ecco che il Cimurro sta alzando nuovamente la testa.

Da cosa è provocato il cimurro?

Il virus del Cimurro del cane ha come sigla CDV ed è un virus che fa parte del genere Morbillivirus. Si tratta di un Paramixovirus, virus a RNA dotato di envelope. E’ imparentato con altri Morbillivirus come il virus del morbillo nell’uomo, il virus della peste bovina, il virus della peste dei piccoli ruminanti, il cimurro delle foche, il cimurro del delfino, il cimurro della focena e il morbillivirus del cavallo, ma state tranquilli: il virus del cimurro colpisce solo il cane, non l’uomo. Noi abbiamo il nostro virus del morbillo, il cane ha il suo virus del Cimurro.

Molto sensibili al Cimurro sono i cani brachicefali

Molto sensibili al Cimurro sono i cani brachicefali

Come si trasmette il cimurro nel cane?

Il virus del Cimurro lo si trova in dosi massicce negli essudati respiratori, quindi la via di trasmissione preferita è tramite aerosol. Però lo si trova anche in tutte le altre escrezioni e secrezioni del corpo, inclusa l’urina. Pensate che il virus dopo l’infezione può essere eliminato nell’ambiente dal cane malato fino a 60-90 giorni, per questo motivo si creano delle vere e proprie epidemie.

Inoltre se il cane riesce a guarire dal Cimurro, non è che rimane immune a vita. Quindi tocca vaccinare anche i cani guariti dal Cimurro: il rischio è che non vaccinandoli in caso di stress, altre malattie, contatto con cani malati di Cimurro o immunodepressione il virus torni a manifestarsi.

Sono molto sensibili i cani giovani, soprattutto dopo lo svezzamento e fra i 3 e i 6 mesi di vita, ma il Cimurro può colpire cani di qualsiasi età, sesso e razza. Ci sono però alcune razze che sono particolarmente sensibili al virus del Cimurro. Per esempio i brachicefali sembrano sviluppare forme di malattia più grave rispetto ai dolicocefali, mentre è facile vedere il Cimurro in Weimraner, Samoiedo, Alaskan Malamute, Siberian Husky e Levrieri.

Bisogna poi anche tenere conto della virulenza dei singoli ceppi, non è sempre uguale: alcuni ceppi sono più aggressivi di altri.

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I sintomi del Cimurro nel cane

Prima di parlare di sintomi del Cimurro nel cane, guardiamo brevemente il percorso che il virus fa nell’organismo:

  • contagio tramite aerosol a livello delle vie respiratorie
  • 24 ore dal contagio: moltiplicazione nei macrofagi locali e diffusione in tonsille e linfonodi bronchaili
  • 2-4 giorni dal contagio: aumento del virus in tonsille e linfonodi locali
  • 4-6 giorni dal contagio: moltiplicazione del virus in milza, stomaco, intestino, linfonodi intestinali e fegato (in questa fase sale la febbre e inizia la leucopenia)
  • 8-9 giorni dal contagio: diffusione del virus nei tessuti epiteliali e nel sistema nervoso centrale (viremia che dipende dallo stato del sistema immunitario del cane)
  • 14 giorni dal contagio: cani con sistema immunitario forte eliminano il virus senza segni di malattia.
  • 9-14 giorni dal contagio: cani con sistema immunitario meno forte, diffondono il virus nei tessuti epiteliali e manifestano i sintomi che però possono risolversi se intanto riescono ad aumentare i titoli anticorpali
  • 9-14 giorni dal contagio: cani con sistema immunitario scarso diffondono il virus nella cute, nelle ghiandole, nella mucosa intestinale, nell’epitelio respiratorio e in quello genitourinario. Qui i sintomi sono gravissimi e il decorso è spesso fatale

Attenzione però: la sequenza degli eventi qui descritti varia a seconda del ceppo virale, la sequenza può ritardare anche di 1-2 settimane. Passiamo ora ai sintomi. Classicamente chi sa qualcosa di Cimurro sa che ci sono tre grosse sindromi: quella gastroenterica, quella respiratoria e quella nervosa. Il problema è che il cane le può manifestare in diverse combinazioni: non è detto che ci siano per forza tutte e tre, non è detto che il cane inizi per forza con la forma respiratoria e che questa sia seguita dalla forma gastroenterica e poi da quella nervosa. Potrebbe esserci solo una forma, potrebbe cominciare subito con la forma nervosa.

Questi sono i sintomi sistemici di Cimurro nel cane, variano a seconda della virulenza del ceppo virale, dell’età del cane, dall’ambiente in cui vive e dallo stato del suo sistema immunitario:

  • scolo nasale inizialmente sieroso poi mucopurulento
  • febbre
  • anoressia
  • letargia
  • congiuntivite sierosa inizialmente, poi mucopurulenta
  • tosse secca inizialmente, poi umida e grassa
  • dispnea
  • vomito non associato al cibo
  • diarrea liquida muco-emorragica
  • tenesmo
  • invaginamento intestinale
  • grave disidratazione

Esistono anche delle forme subcliniche di malattia, con sintomi lievi:

  • letargia
  • febbre
  • calo dell’appetito
  • scolo oculare e nasale
  • tosse
  • dispnea

Questi sintomi sono simili a quelli di altre malattie del tratto respiratorio, come la tosse dei canili, per cui in fase iniziale non è possibile distinguere le due forme. Inoltre molti cani a distanza possono sviluppare forme di cheratocongiuntivite secca e di anosmia.

C’è poi anche la forma neurologica del Cimurro. Può iniziare da 1 a 3 settimane dopo l’apparente guarigione dalla forma sistemica, ma potrebbe anche comparire come prima forma, senza quella sistemica, potrebbe comparire in contemporanea a quella sistemica o anche settimane o mesi dopo. Cani che manifestano nella forma sistemica la dermatite impetiginosa difficilmente presenteranno poi anche la forma neurologica, mentre chi manifesta ipercheratosi del tartufo o dei cuscinetti plantari è probabile che manifesterà una forma neurologica. Di solito la forma neurologica è rapidamente progressiva ed è la forma più grave della malattia, quella che dà meno speranze. I sintomi sono:

  • iperestesia
  • rigidità nucale (esito di meningite)
  • convulsioni
  • sindrome vestibolare
  • paraparesi
  • tetraparesi
  • atassia
  • mioclonie
  • contrazioni involontarie dei muscoli

Ci sono poi forme particolari:

  • oculari: manifestano uveite, neurite ottica, cecità improvvisa, midriasi, assenza del riflesso pupillare, distacco della retina, atrofia della retina
  • artrite reumatoide
  • manifestazioni ossee: i cani giovani in crescita manifestano anche osteosclerosi metafisaria nelle ossa lunghe, tipico soprattutto dei cani di grossa taglia
  • infezione transplacentare: madri gravide con sintomi da lievi a inapparenti possono contagiare i feti provocando sintomi nei cuccioli di 4-6 settimane di vita. Frequente anche l’aborto e la natimortalità
  • infezione neonatale: se un cucciolo prende il cimurro prima della dentizione definitiva, ecco che svilupperò anomalie dello smalto e anche nella crescita dei denti con anche ipoplasia dello smalto. Esiste anche una forma di miocardiopatia dei neonati da Cimurro con sintomi come dispnea letargia e collasso

Da prestare poi molta attenzione anche alle infezioni batteriche e parassitarie secondarie, soprattutto quelle da Toxoplasma e Neospora che provocano anche miosite e radicoloneurite. Attenzione poi alle infezioni parassitarie intestinali multiple, soprattutto da Ascaridi, Coccidi e Giardia che potrebbero ulteriormente complicare il quadro.

Le difficoltà della diagnosi del Cimurro

Detto tutto questo, la diagnosi del cimurro è facile? No, ci sono dei problemi imprevisti. D’accordo, abbiamo la leucopenia, ma da sola non basta. Inclusioni eritrocitaire? Va bene, ma magari il veterinario è sfortunato e in quello striscio non sono presenti. Abbiamo i sintomi, ma ci va la conferma. Test sierologici? Esistono, ma se il cane ha fatto dei vaccini influenzano il test. Se il cane non ha fatto il vaccino non ci sono problemi, ma visto che la maggior parte di questi cani o ha fatto dei vaccini o non si sa se li hanno fatti, allora sono guai.

Non tutti possono fare un prelievo di liquor, quindi normalmente ci si accorda con il laboratorio per avere il miglior risultato possibile tramite test ELISA per cercare IgM e IgG (anticorpi della fase acuta e della fase cronica, da interpretare però se c’è un vaccino di mezzo) o tramite l’IFI e la valutazione dei titoli anticorpali.

La terapia del Cimurro

Non esiste una terapia specifica per il Cimurro in quanto è una malattia virale. Si mette in pratica una terapia di sostegno per idratare, correggere gli squilibri elettrolitici e curare i sintomi man mano che si palesano (respiratori e gastroenterici soprattutto, quindi antiemetici, antidiarroici, vitamine). E’ una terapia aggressiva che, almeno nelle fasi iniziali, richiede un ricovero per un monitoraggio costante. Importante anche la scelta degli antibiotici: so che è una malattia virale, ma bisogna parare le infezioni secondarie che spesso anticipano la morte del cane.

Fondamentale anche tenere il cane in un ambiente pulito e caldo. Tuttavia quando sono presenti i sintomi neurologici, la situazione è grave: in questo caso è possibile che in caso di sintomi gravi non sia possibile tenerli sotto controllo con le terapie anticonvulsivanti e quindi probabile che il vostro veterinario vi consigli di effettuare l’eutanasia.  Inoltre bisogna considerare che i segni neurologici potrebbero anche comparire a distanza di mesi o anni, quindi il cane va sempre tenuto sotto controllo.

Però considerate che il tasso di mortalità è molto alto.

I cuccioli sono particolarmente sensibili al virus del Cimurro, ma può manifestarsi a qualsiasi età

I cuccioli sono particolarmente sensibili al virus del Cimurro, ma può manifestarsi a qualsiasi età

Come vaccinare correttamente il cane per il Cimurro?

Se i cani venissero vaccinati correttamente da un veterinario, probabilmente vedremmo molti meno casi di Cimurro. Il problema sono madri non vaccinate che mettono al mondo cuccioli malati, cuccioli provenienti dall’Est che arrivano già malati, persone che decidono di farsi i vaccini da soli e sbagliano le tempistiche di somministrazione e le modalità di conservazione dei vaccini rendendoli di fatto nulli, cuccioli tolti troppo presto dalle madri o che non assumono il colostro, persone contrarie ai vaccini che poi si disperano e si chiedono perché il loro cane sia morto di Cimurro…

Lo so, nessuno vaccino è protettivo al 100%, però questo non vuol dire non vaccinare i cani. Seguite il piano vaccinale eseguito dal vostro veterinario, si fanno richiami mensili fino ad arrivare alle 16 settimane di vita, iniziando non prima dei due mesi tranne in rari e giustificati casi. Il vaccino va fatto dal vostro veterinario, non dall’allevatore, non dal vicino di casa, non dall’amico che sa fare le iniezioni (e comunque sarebbe un abuso di professione perché il vaccino è un atto medico, può essere fatto solo da un medico veterinario).

Il rischio è quello di fare vaccini ad un cane con altre malattie in incubazione, inoculare vaccini scaduti o che non hanno rispettato la catena del freddo, farli troppo presto o troppo tardi.

Norme di pulizia e profilassi in caso di Cimurro

Il Cimurro è un virus che resiste poco nell’ambiente esterno se paragonato, per esempio, al Parvovirus responsabile della Parvovirosi canina. Però il fatto che viene escreto a lungo giustifica lo scatenarsi di epidemie se i cani malati non vengono adeguatamente isolati. Inoltre il fatto che sia poco resistente nell’ambiente esterno non significa che non possa persistere per qualche tempo, per cui è bene sapere come sanificare gli ambienti.

Il virus del Cimurro è sensibile agli UV, tuttavia se contenuto nelle secrezioni le proteine in esse contenute lo aiutano a proteggersi. Considerate che poi persiste a lungo nell’uvea, nel sistema nervoso e nei cuscinetti plantari. E’ molto sensibile anche al calore: viene distrutto a temperature di 50-60 gradi per almeno 30 minuti. Inoltre nei tessuti e nelle secrezioni resiste un’ora al massimo a 37 gradi e per tre ore al massimo a 20 gradi. Questo vuol dire che una volta tolti dall’ambiente i cani malati, il virus in teoria non dovrebbe persistere a lungo. Questo però è valido solo nei climi molto caldi.

E’ invece resistente al freddo: a temperature di 0-4 gradi resiste anche per settimane. Pensate che congelato a -65 gradi resiste fino a 7 anni. Inoltre sopravvive anche a condizioni di pH fra i 4.5 e i 9.

E’ un virus molto sensibile all’azione dell’etere, del cloroformio, alla soluzione diluita di formalina < 0.5%), alle soluzioni di fenolo (0.75%) e ai disinfettanti a base di sali di ammonio quaternario allo 0.3% (il Lysoform per capirci).

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Il mio cane è morto di Cimurro: dopo quanto prenderne un altro?

Abbiamo visto che il Cimurro in determinate condizioni non persiste nell’ambiente. Però in determinate condizioni. A meno che non abitiate in un posto dove ci sono 37 gradi di media tutto il giorno, io farei passare comunque per sicurezza qualche mese prima di portare un nuovo cane nell’ambiente dove è morto un cane di Cimurro, questo per scongiurare qualsiasi rischio.

Durante questo lasso di tempo, pulite più volte con il Lysoform e con le macchine per la pulizia di casa che mandano vapore caldo, buttate via ciotole, cucce e copertine e ricominciate tutto da capo in un ambiente sanificato.

Il Cimurro è contagioso per le persone?

No, il Cimurro colpisce i cani, non è una malattia che colpisca le persone. Se non siete convinti, guardate il vostro veterinario: manipola tranquillamente il cane? Allora state tranquilli anche voi, se fosse una malattia pericolosa per le persone sarebbe allarmato anche lui, giusto? Inoltre il veterinario vi avviserà quando una malattia è una zoonosi, se non vi dice niente è perché da questo punto di vista potete stare tranquilli.