‘Corri, sbrigati, non so di che animali si tratti ma è qualcosa di inguardabile’

“Mi sveglio alle 6:40 tutte le mattine, colazione, doccia e poi vado al rifugio di famiglia. Amo trascorrere le belle giornate lì, con il sole e i miei amati amici a 4 zampe. Si, è questo che faccio nella vita, trovo casa ai cani bisognosi, li raccolgo dalla strada e me li porto al rifugio, il giorno ci gioco e purtroppo la notte li metto nei box ma vi assicuro che è meglio della strada. E poi io li amo, mi si spezza il cuore ogni volta che uno va via ma so che da quel momento sarà davvero felice.

Vi sto raccontando questo perché c’è stato un episodio, quello che più di tutti mi ha lacerato l’anima. Una mattina come le altre, mi fermo al bar e mentre mi gusto il mio bel caffè, mi arriva una chiamata… era una mia amica: ‘ehi, ommioddioooo, corri, sbrigati, penso sia un cane ma non lo so, è mostruoso, è un qualcosa di veramente schifoso. Un gruppo di ragazzini lo derideva, li ho sgridati e mandati via ma sbrigati, non mi sembra cattivo.. non so cosa fare, ti prego…’

Sono corso da lei, ragazzi in tutti questi anni, mai e vi giuro mai, mi sono ritrovato davanti ad una scena così agghiacciante. Aveva ragione, non era mica facile capire se era un cane, ma lo era. Il suo pelo era cresciuto a dismisura, si era intrecciato e aveva catturato lo sporco e le stesse feci del povero cucciolo. Con il tempo si era indurito, diventando un duro macigno che non gli permetteva più di muoversi. Pensate che aveva una zampa attaccata all’orecchio e gli occhi incollati. Viveva così, di stenti, al buio, viveva per tentativi.

L’ho chiamato Soldier (soldato) e l’ho portato via da lì. Il veterinario mi disse che era uno dei casi peggiori che avesse mai visto. Mi disse che per procedere, lo avrebbe dovuto anestetizzare, il dolore senza quest’ultima sarebbe stato insopportabile. Ore e ore di tosatura, e non vi immaginate cosa c’era sotto quello schifo.

Pelle e ossa, erano mesi che viveva così, anche un solo giorno in più, sarebbe stato fatale. Guardare i suoi occhi, tristi e senza pelle, strappatagli via per poterlo liberare, mi spezzava il cuore. E’ stata la prima volta che io non sono riuscito a guardare un cane negli occhi.

E’ stata dura ma alla fine ce l’ho fatta, il mio Soldier ha sorriso e ha scodinzolato. Oggi ha trovato casa e vi giuro che lasciarlo andare per me è stata davvero dura. Ma la sua umana è una persona meravigliosa e mi ha detto che posso andare a trovarli quando voglio. Lo farò ma non per controllare, perché già mi manca da morire. E’ questo che faccio, salvo vite ma loro ogni giorno salvano la mia!”

Beh, vedere queste immagini e quegli occhi è dura ma sapere che ci sono persone come questo splendido ragazzo, mi fa sempre sorridere il cuore. E amo raccontarvi queste storie ma non per mostravi la sofferenza degli animali, assolutamente. Perché ogni persona come lui, deve essere conosciuta e ringraziata. Ogni prima e dopo di ogni cane, deve essere visto. Dovete capire che l’amore può tutto e che se anche voi non potete, come l’amica di questo volontario, basta una sola telefonata alla giusta persona, per salvare una vita!

NON RIMANETE INDIFFERENTI dinanzi a queste scene, un piccolo gesto può essere un GRANDE GESTO! CONDIVIDETE!