Julie, l’angelo bianco

Vi vogliamo raccontare la storia di Julie, una cagnolina che ha avuto la sfortuna di finire nelle mani sbagliate. Chi abbandona i cani, probabilmente, non immagina nemmeno il dolore e la sofferenza che queste anime pure provano. Per loro si tratta di essere insignificanti e senza sentimenti ma i veri bastardi che non servono a nulla e che non hanno sentimenti sono proprio loro.

Julie è stata portata in un canile a Saving Carson Shelter Dogs il 4 di dicembre. Non è stata trovata sulle strade… a portarlo in quel posto è stata proprio la persona che lei amava di più: il suo papà umano. E questo le ha spezzato il cuore. Ma la cosa peggiore era il fatto che quel canile era un “high kill” shelter, un canile ad alto tasso di mortalità Come ben sapete, negli Stati Uniti ci sono alcuni canili che, in caso di sovraffollamento, sono legalmente autorizzati a sopprimere i cani in eccesso. E a finire in lista per l’eutanasia sono sempre i cani anziani, quelli malati o quelli considerati “non adottabili, per colpa del loro carattere o per le problematiche di salute.

E Julie era una candidata perfetta all’eutanasia: aveva 12 anni, era debole, depressa, e aveva qualche acciacco. I suoi proprietari, prima di lasciarla nel rifugio, le hanno messo addosso il suo vestitino più bello… come se a lei importasse del vestito. Dopo anni e anni di amore e lealtà per loro, l’avevano tradita nel modo peggiore. E Julie non si dava pace. Piangeva continuamente e aspettava la morte come una liberazione.

Per lei la vita senza i suoi adorati umani non aveva senso. Sapete che scusa hanno avuto i suoi proprietari? “Abbiamo poco tempo, viaggiamo molto, non possiamo tenerla”. I volontari del canile non potevano lasciarla morire così… hanno fatto delle foto e un video e hanno postato sui social. La sua storia è diventata virale e Julie è stata adottata. Per lei doveva iniziare una nuova vita…

Ma così non è stato, purtroppo.

Julie ha avuto un collasso generale poco dopo l’adozione ed è morta tra le braccia dei suoi nuovi umani… la sua prima famiglia sapeva che Julie era malata ma non hanno detto nulla.

Così la piccola non ha potuto ricevere le sue cure salvavita e si è spenta… un peccato in più sulla loro coscienza.

Buon ponte piccola e perdonaci per non aver potuto salvarti…