L’ho cercato dopo la sua scomparsa, poi è arrivato quel doloroso giorno

Avete mai pensato a cosa provereste se il vostro amato cane dovesse fuggire oppure se doveste smarrirlo? Ogni vostro giorno sarebbe dominato dall’ansia, dalla preoccupazione e dal senso di colpa per non essere stati attenti e siamo sicuri che mai perdereste la speranza di ritrovarlo… solo noi sappiamo quanto li amiamo… Questa è l’esatta situazione in cui John e Cindy Billesberger, due canadesi, si sono ritrovati quando il loro cane, un labrador di nome Bruno, è scomparso. L’hanno cercato per un mese, non hanno perso la speranza ma dopo hanno iniziato a pensare al peggio. Poi quel giorno indimenticabile, orribile, traumatico, doloroso in cui hanno scoperto la verità.

John stava passeggiando nel suo quartiere, si era allontanato di circa un miglio dalla sua casa. Improvvisamente l’altro suo cane ha iniziato a comportarsi in modo strano. Abbaiava incessantemente verso la casa del vicino. Così decise di indagare…

Mentre si avvicinava alla casa del vicino, è inciampato in una buca profonda 10 piedi. Era un vecchio pozzo abbandonato. Era proprio lì, al buio, che giaceva Bruno, il suo amato cane scomparso. Era ancora vivo ma le sue condizioni erano tragiche.

Non riusciva nemmeno più a lamentarsi. Aveva il corpo pieno di tagli e ferite e i suoi occhi erano sofferenti. La sporcizia nel pozzo aveva infettato la sua pelle e i cuscinetti delle sue zampe erano consumati e sanguinanti, il povero animale aveva lottato con tutte le sue forze per cercare di uscire da quel buco infernale. L’uomo, con il cuore a pezzi, lo prese in braccio e lo portò subito alla clinica veterinaria.

Telefonò a suo figlio, che arrivò munito di una corda, con la quale, dopo essersela legata alla vita, si calò giù.

La clinica distava molto, John aveva paura di non farcela ma alla fine, arrivato a destinazione, i medici riuscirono a stabilizzare le sue condizioni. Hanno disinfettato ogni parte del suo corpo, lo hanno curato con gli antibiotici e rifocillato con liquidi endovena.

Il povero Bruno era malnutrito e disidratato e aveva una grave anemia. Ma il veterinario rassicurò il triste papà, gli disse che quel pozzo era stato una fortuna, la poca acqua che si era raccolta all’interno, aveva mantenuto in vita Bruno.

Oggi questo guerriero si trova ancora in clinica e i medici continuano, ogni giorno, a fare il possibile per salvarlo. Sono tutti ottimisti e sicuri che presto tornerà il Bruno di sempre.

John non si capacita ancora del fatto che il suo amato cane sia stato, per un mese intero, a pochi passi da lui. Ogni giorno prega, insieme al resto della famiglia, perché si riprenda e possa tornare tra le loro braccia. Ricorda i momenti felici, ricorda quel giocherellone e birbante che Bruno è sempre stato.

Noi siamo qui perché vogliamo fare i nostri migliori auguri a questo cagnolone, dirgli di non smettere mai di lottare e che presto sarà di nuovo felice…

Condividete questa storia e con essa lasciate un sostegno per Bruno e per la sua famiglia.