Non mangiava più, il suo papà era uscito di casa e non era più tornato

"Non mangiava più, aveva visto il suo umano uscire di casa e non tornare più. Pensava di essere stato abbandonato, così gli ho fatto vedere la salma. Quelli che ha fatto, ci ha lasciato..."

Il protagonista di questa triste e commovente storia si chiama Cesur, un povero cagnolino con il cuore a pezzi, a cui la vita ha portato via l’unica persona che lo amava, il suo compagno, il suo miglior amico, il suo papà. E’ uscito di casa e non è più tornato. Mehmet Ilhan, questo è il nome dell’uomo, aveva 79 anni e combatteva contro una brutta malattia che lo aveva portato alla paralisi. Un giorno, è finito in ospedale ed è morto lì, senza salutare, senza tornare dal suo Cesur.

 (Nella foto Alì, il figlio e Cesur)

Il cagnolino è caduto in depressione, non mangiava più. Non sapeva cosa fosse successo e credeva che il suo umano l’avesse abbandonato. Così, Alì, il figlio dell’anziano signore, ha deciso di intervenire e di mostrargli il corpo senza vita del suo papà, così avrebbe potuto capire e farsene una ragione. “Avrebbe sofferto lo stesso ma in questo modo, sapeva che non era colpa sua, che non era stato abbandonato”, racconta il ragazzo. “Mio padre era paralizzato e Cesur sapeva che aveva bisogno di lui, per questo il loro legame era un qualcosa di speciale, di forte, di indistruttibile. Questo cane aveva smesso di mangiare!

Quando gli ho mostrato il suo corpo, ha iniziato a piangere e si è rifiutato di lascialo. Così gli ho permesso di partecipare al funerale e, nel momento in cui si è formato il corteo per portare la bara, Cesur ha iniziato a seguire la bara, camminava accanto al suo papà morto, con la testa bassa, commuovendo l’intera folla.

Mi ha permesso di avvicinarmi solo quando papà è stato seppellito, era come se adesso sapeva che era in pace, che non l’aveva abbandonato, era il loro addio speciale. Ha continuato ad essere triste ma aveva capito e piano piano, ha riniziato a mangiare. Oggi vive con me ma io ancora la vedo la sofferenza nei suoi occhi e nel suo cuore. Saranno legati per sempre  e so che un giorno si rincontreranno.

Il giorno dopo il funerale, è scappato dal cancello ed è andato al cimitero. Tutti quelli che lavorano in quel luogo mi hanno detto che ogni mattina va a fare visita a papà. E io lo lascio fare, non so per quanto ancora continuerà ma io non lo ostacolerò, la sua fedeltà è più forte di qualunque altra cosa. Io comprendo il suo dolore, lacera ogni giorno anche me e vivremo così, sostenendoci e aiutandoci a vicenda, mantenendo intatto il suo ricordo per sempre…”