A ogni età il suo check-up

Ecco gli esami da fare dai 30 ai 70 anni. Senza ansie, anzi, per una vita più serena

 

Quando si parla di salute, è fondamentale giocare d’anticipo. Ecco perché ogni età, dai trenta ai sessanta, dovrebbe avere il suo check-up in base a un’agenda che incroci sesso ed età per controllare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e fare prevenzione oncologica. Queste attenzioni, unite a un’alimentazione corretta e a una frequente attività fisica, allungano – o salvano – la vita. E, comunque, fanno vivere più serenamente.

Il check-up dai trenta ai quarant’anni

Ovviamente parlare di malattie a 30 anni potrebbe sembrare fuori luogo. Purtroppo, però, l’attenzione deve rimanere alta anche se si parla di giovani. A preoccupare in questa fascia di età sono le condizioni ereditarie. Certo, non è facile scoprire di cosa soffrissero i nostri avi, ma ci sono casi eclatanti da non sottovalutare: tumori, infarti prima dei 50 anni, colesterolo molto alto, diabete, problemi con la tiroide. Non a caso i medici, a pazienti sotto i 40 anni, in genere consigliano esami ad hoc per verificare eventuali fattori di familiarità con alcune patologie. Prima fra tutti l’ipercolesterolemia, il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari: non si parla solo di colesterolo alto, ma di valori superiori a 300mg/dl, che non si riesce a riportare nella norma neanche con i farmaci.

Stesso discorso per il diabete: in caso di familiarità genetica con genitori o nonni, è bene controllare i valori di glicemia e acido urico. Il terzo fattore da non sottovalutare è l’ipotiroidismo: molto frequente nelle donne, ma comunque non assente nel sesso maschile. Attenzione però: a volte la malattia c’è, pur essendo asintomatica, l’ipotiroidismo spesso dipende dal fatto che la tiroide viene aggredita dal sistema immunitario.

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La cantante pop-rock Avril Lavigne è affetta da una sindrome rara, la malattia di Lyme, un’infezione batterica altamente debilitante causata dalle zecche.

La Lorenzin aveva sicuramente sbagliato i modi, ma in sostanza non aveva nemmeno torto: se è vero che fra i 30 e i 40 molti pensano a diventare genitori, dopo i 28 la fertilità diminuisce, ogni anno di più. Ecco allora che, arrivati a questa età, è il caso di fare esami che la valutino. La sterilità di coppia dipende nell’80% dei casi dal maschio; è quindi logico iniziare da lì. Purtroppo le cause di quella femminile possono essere molte e quindi gli esami da eseguire diversi, a seconda dei casi. Ci sono comunque dei test che ogni donna deve eseguire dopo i trenta, come il Pap test, l’esame che individua la presenza dell’Hpv, il virus associato a questa forma di cancro, è garantito dal Sistema sanitario nazionale ogni 3 anni a partire dai 25.

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Emma Marrone, a soli 24 anni è stata colpita da un tumore alle ovaie.

Il check-up dai quaranta ai cinquant’anni

Questa è purtroppo l’età in cui il rischio di trascurare la salute è massimo. Tra i quaranta e i cinquant’anni si concentrano il lavoro e la famiglia e, quasi sempre, si rinuncia a qualche attenzione verso se stessi. In questa fascia l’unica mossa intelligente è agire sui fattori di rischio e cercare di mantenersi in forma. Bene, quindi, programmare una visita annuale con il medico di famiglia. Per chi non presenta fattori di rischio, è sano e conduce una vita equilibrata, per valutare il rischio cardiologico basterà un esame del sangue ogni 12 mesi.

Per la salute del cuore maschile non si devono poi sottovalutare i problemi sessuali e, a cavallo dei 40 è bene cominciare a pensare anche alla salute della prostata con un dosaggio di Psa totale tra i 40 e i 45 anni. Consigliata anche una visita oculistica periodica, perché è in questo momento che inizia la presbiopia. Per le donne, occhio al seno: secondo le raccomandazioni dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom), le donne fra i 40 e i 49 anni dovrebbero eseguire la mammografia ogni 12 o 18 mesi, a seconda del quadro clinico.

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Shannen Doherty, 45 anni, diventata famosa grazie ai telefilm Beverly Hills 90210 e Streghe, sta lottando contro un cancro al seno.

Il check-up dai cinquanta ai sessant’anni

Tra i cinquanta e i sessant’anni riflettori puntati sul cuore e sulla prevenzione oncologica. Dai 50 partono i due screening di popolazione che permettono di individuare per tempo il cancro alla mammella, quello più diffuso tra le donne, e al colon retto, la seconda neoplasia per incidenza. Diventa fondamentale anche controllare i nei, soprattutto se ci sono casi in famiglia di tumore della pelle.

È proprio fra i 50 e i 60 anni che si registra la maggior parte delle nuove diagnosi di melanoma. Importante anche preoccuparsi del cuore, soprattutto per le donne: con la menopausa, il rischio di una malattia cardiovascolare aumenta ogni anno di più. Tanto che a 65 anni donne e uomini hanno la stessa probabilità di avere un infarto. Per gli uomini, invece, attenzione alla vescica per valutare il lusso urinario.

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Charlie Sheen, 50 anni, ha scioccato il mondo intero rivelando di aver contratto l’HIV.

Il check-up dai sessanta ai settant’anni

L’aspettativa di vita si è notevolmente allungata, quindi la prevenzione oggi non ha età in senso letterale. Prima dei 60 si sarebbero dovuti già iniziare gli screening oncologici e cuore e metabolismo dovrebbero essere sotto controllo. Negli over 60, poi, colesterolo e pressione si alzano e vanno quindi tenuti particolarmente sotto controllo. In questa fascia di età diventa di primaria importanza la prevenzione sull’osteoporosi. È fondamentale la prevenzione anche per il glaucoma: una condizione insidiosa perché il sintomo, cioè l’abbassamento della vista, comincia a farsi sentire quando i danni sono già gravi.

Opportuna anche la visita dal dentista, per cercare di prevenire le malattie che portano alla caduta dei denti, e dall’otorinolaringoiatra per controllare l’udito. Un discorso a parte va fatto per le vaccinazioni: dopo i 65 anni i vaccini contro l’influenza, la polmonite e l’herpes zoster andrebbero fatti.

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A settembre Hillary Clinton era stata costretta a ridurre i suoi impegni politici a causa di una polmonite.