Cancro, i 10 segnali da non sottovalutare

Meglio sempre chiedere consiglio a un medico.

Il cancro è una malattia silenziosa che spesso si presenta all’improvviso, senza sintomi e segnali che possano farci pensare che qualcosa nel nostro organismo non va. Gli esperti, però, sottolineano che ci sono dei segni che non devono essere mai sottovalutati o confusi, dei campanelli d’allarme che servono a metterci in guardia e a sospettare che forse il nostro corpo non sta funzionando proprio come dovrebbe. Ci sono dei sintomi che possono essere ricondotti anche ad altre malattie, ma che non dovrebbero mai essere sottovalutati: se li notate e se capite che non vanno via, chiedete consiglio al medico curante.

1. Tosse persistente
2. Comparsa di un nodulo
3. Perdita di peso repentina e inspiegabile
4. Dolore diffuso
5. Perdite di sangue

6. Ferite che non si rimarginano
7. Variazioni nel normale funzionamento dell’intestino
8. Variazioni nel normale funzionamento della prostata
9. Difficoltà a deglutire
10. Cambiamento di colore, forma o dimensione di un neo

I 10 sintomi sono il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista  British Journal of General Practice e condotta dall’University College di Londra, i cui esperti hanno sottoposto a 1700 pazienti di più di 50 anni un questionario con 17 sintomi. Nell’elenco comparivano i 10 sintomi che secondo gli esperti erano campanelli d’allarme per il cancro.

In molte persone che aveva sofferto di cancro, c’erano proprio alcuni di quei sintomi, che però erano stati sottovalutati, perché considerati banali, non importanti, riferibili ad altre patologie meno gravi. Quindi i segnali erano stati sottovalutati, non presi in considerazione, quando invece avrebbero potuto garantire una diagnosi precoce che è sempre preferibile per trattare in tempo le patologie tumorali.

Non sottovalutiamo mai nulla: il nostro corpo ci manda ogni giorno segnali di diversa natura. Piuttosto disturbiamo una volta in più il nostro medico curante, meglio essere tranquillizzati che non è niente che non fare nulla e intervenire quando potrebbe essere troppo tardi.