Il make-up hoarding: quanto siete ossessionate dal trucco?

La sindrome dell'accumulo ossessivo è dietro l'angolo per le amanti estreme di make-up

 

Il limite tra l’amore per lo shopping e l’ossessione per l’accumulo di prodotti è davvero sottile. ‘‘Quando compro il mondo diventa migliore!” diceva Rebecca Bloomwood in “I Love Shopping” e non è l’unica a pensarlo. Quante volte ci siamo sentite meglio dopo una sessione di shopping? Quante volte abbiamo giustificato degli acquisti pazzi affermandone l’indiscusso potere terapeutico?

Fare shopping non ha mai fatto male a nessuno o, meglio, non può far male fin quando non diventa un disturbo comportamentale. Il compulsivo desiderio di fare acquisti potrebbe nascondere una vera e propria sindrome che porta all’accumulare cose di cui non si ha necessariamente bisogno – reality show come “Sepolti in Casa” e “Hoarders” mostrano proprio gli effetti negativi di questo tipo di disturbi.

27-lipstick.w750.h560.2x

Accumulare può diventare un’ossessione

La tendenza all’accumulo compulsivo è stata recentemente “trasportata” anche nel mondo del make-up con la crescita del numero delle “make-up hoarder”, accumulatrici seriali di prodotti. Sebbene possa sembrare difficile considerarla una patologia, queste persone si possono ritrovare da un giorno all’altro con tanti prodotti anche uguali prima ancora di terminare quelli che hanno già, solo per l’ossessione del comprare. Ovviamente c’è anche chi ha bisogno dei trucchi perché sono gli strumenti del suo mestiere – basti pensare alle make up artist – o chi è collezionista delle serie limitate.

Ma perché anche chi non è affetto da nessun disturbo, chi non è collezionista e chi non lo fa per lavoro, spesso si ritrova ad avere più fondotinta anche se uno sarebbe sufficiente, o quattro smalti uguali “per paura che uno si secchi e quindi sempre meglio averne un altro di riserva”? Anche se è risaputo che i prodotti importanti da avere per un buon trucco sono pochi – esperti make-up artist dicono 3 – non si fa altro altro che rimanere estasiate dal packaging, dalle promesse di miracoli di bellezza e dall’adrenalina dell’avere un prodotto nuovo e di usarlo per la prima volta. Tutto questo, combinato con le furbe operazioni di marketing da cui siamo bombardate online e offline, ci spinge a desiderare l’acquisto anche se un prodotto non ci serve veramente. Si tratta di un meccanismo molto sottile, per la maggior parte non patologico – per fortuna – ma non esente dal diventarlo se ci facessimo prendere troppo la mano.

hoard

Il make-up hoarding può essere riferito anche all’accumulo di prodotti di uno stesso marchio

Alla base di questo processo c’è la costante ricerca di un ideale di bellezza e di perfezione che si sposa in molti casi con la passione per il trucco, con conseguenze non sempre prive di effetti negativi. Il segreto? Riuscire ad avere un po’ di senso critico e fare acquisti più mirati e pensati, giusti per la nostra persona. E poi c’è il fattore economico: vi ritroverete a risparmiare tanto invece di spendere in prodotti dalla dubbia utilità. Può aiutare anche attuare periodicamente delle operazioni di vero e proprio “smaltimento di prodotti”. Regola principale: non acquistare nuovamente un prodotto finché non lo si è completamente terminato.

Badate bene, ogni tanto l’acquisto pazzo è ben accetto, a patto che non diventi un’abitudine e una necessità incontrollabile.