Influenza 2017: tutto quello che c’è da sapere

Meglio non arrivare impreparati quest'anno!

L’autunno non lo temiamo solo per il malessere generale che si prova in questa stagione o per le basse temperature con cui dobbiamo fare i conti dopo una lunga e piacevole estate. L’autunno lo temiamo anche perché oltre alla pioggia e al calo delle temperature arriva anche il virus dell’influenza, ma prima ancora i virus parainfluenzali che ci mettono ko e ci fanno provare quello che passeremo quando la stagione dell’influenza entrerà nel vivo. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul virus dell’influenza 2017!

Già nell’ultima settimana sono stati interessati dai virus parainfluenzali ben 80mila italiani: raffreddore, febbre, problemi di natura intestinale sono stati i sintomi che hanno maggiormente colpito le persone interessate dai virus che non sono quelli dell’influenza, ma sono vicini parenti di quello che arriverà, con tutta probabilità, intorno a Natale.

E non pensate che finisca qui, perché le previsioni dei virologi sono in crescita: sono 262 i tipi di virus che prosperano con gli sbalzi di temperatura, che sono tipici di questa stagione autunnale. Una sorta di influenza anticipata, che però si presenta ogni anno puntuale, proprio come l’influenza nel periodo di Natale e di Capodanno.

E proprio in merito all’influenza invernale: saranno 4-5 milioni le persone che rimarranno a letto per l’influenza, mentre 8-10 milioni saranno interessati dai virus parainfluenzali. Con tutta probabilità l’andamento sarà uguale a quello dell’anno scorso: nel 2016 l’influenza ha colpito 5 milioni 421 mila italiani. Ci sarà un solo nuovo virus, una variante dell’A/H1N1 detta Michigan, già coperta dal vaccino anti influenzale disponibile.

Proprio il vaccino è poco usato: negli over 65 l’anno scorso la copertura ha sfiorato il 50%, troppo poco, perché nel 10% dei casi in questa fascia di età si hanno complicanze anche molto gravi.

Il vaccino è infatti utile per le categorie più a rischio: bambini, anziani, pazienti immunodepressi, pazienti con problemi cronici respiratori e cardiaci.