Bacche di Goji, "elisir di lunga vita". Ma a quale prezzo?

I rischi e i benefici legati al prodotto più acquistato del momento

Tutti ne parlano, tutti le vogliono: è scoppiata la moda delle bacche di Goji.
Le star internazionali affidano la loro bellezza a questo frutto, i nutrizionisti elaborano diete che ne prevedano l’assunzione quotidiana, Dukan le menziona nei suoi libri…
Ma cosa avranno di così speciale queste bacche?
La bacca di Goji è anche chiamata wolfberry, che in italiano potremmo tradurre “bacca del cacciatore”.
È un frutto di colore arancio misto a rosso e la sua provenienza è orientale. Si tratta infatti di una pianta nativa della Cina, dove gli abitanti, da più di 2000 anni, la considerano come un alimento molto gradito ed un rimedio naturale che aiuta a mantenere l’organismo in buono stato di salute, tanto da meritarsi il nome di “frutto della longevità”. Non a caso le popolazioni della Cina e della Mongolia, grazie al loro stile di vita e alle loro abitudini alimentari, sono tra le più longeve del mondo e tra le meno soggette alle malattie cardiovascolari e ai tumori.
Che sia merito di queste portentose bacche? Preferisco rispondere alla fine.

I benefici e le indicazioni terapeutiche

Le bacche di Goji sono ricchissime di sostanze nutrienti quali:
– vitamine C ed E, con proprietà antiossidanti;
– rame, ferro, fosforo e manganese, che aiutano a regolare il metabolismo energetico;
– potassio e magnesio, che aiutano ad aumentare la resistenza muscolare;
– zinco e cromo, che attivano il metabolismo offrendo un valido aiuto nelle diete;
– omega 3 e 6, che migliorano il metabolismo dei grassi.
Proprio per queste caratteristiche, vengono impiegate per rinforzare il sistema immunitario, per disintossicare il fegato, per migliorare la resistenza muscolare, per sostenere l’organismo durante i periodi di forte stress e per supportare l’idratazione e l’elasticità della pelle.
Vengono impiegate nella prevenzione contro l’Alzheimer; migliorano la circolazione sanguigna, prevenendo il rischio di aterosclerosi e infarti; l’utilizzo regolare riduce la possibilità di ammalarsi di cancro e ho letto persino che un estratto preparato con la corteccia della radice sembra possedere azione antifungina da Candida albicans e antimicrobica da Staphylococcus aureus.
Niente più? Mi chiedo perché non abbiamo iniziato ad utilizzare le bacche di Goji tanto tempo fa, abbiamo aspettato il ventunesimo secolo per farlo: sai quanti problemi avremmo potuto evitare!
Ma arriviamo al prezzo.
Puoi trovare le bacche di Goji su internet: sul sito sitarstore.it, ad esempio, costano 19,95 € più spese di spedizione; sul sito bacchedigoji.com invece, 6 confezioni da 500 g a 144 €! Non proprio economiche, insomma!
Ecco cosa penso.
Che sia un prodotto ricco di vitamine, sali minerali, antiossidanti e molto altro ancora, non lo metto in dubbio.
Che migliori i processi metabolici e ne stimoli degli altri, nemmeno lo metto in dubbio.
Che migliori le nostre difese immunitarie la vedo una cosa possibile.
Ma nulla di più di una buona dose di fermenti lattici, multivitaminici e antiossidanti. E sul mercato farmaceutico ne esistono molti.
Pensare che un unico prodotto possa essere utilizzato come panacea di tutti i mali è sbagliato.
Parlo da biologa, ancor prima che da nutrizionista: sono migliaia le ricerche che si portano avanti nella prevenzione del cancro, delle malattie cardiovascolari e del sistema nervoso: un rimedio scientifico confermato non esiste. Tutto aiuta, anche il resveratrolo presente nel vino!
Perciò meglio bere un bicchiere di vino rosso, che spendere valanghe di soldi nella convinzione sbagliata di vivere meglio e più a lungo.
Miglioriamo l’alimentazione e il nostro stile di vita, sono le uniche armi che abbiamo!