Conoscete la regola dei cinque secondi?

Se un pezzo di cibo cade per terra, quanto tempo abbiamo per raccoglierlo prima che sia da buttare via?

Cibo per terra
Cibo per terra

Quanto tempo abbiamo prima che un pezzo di cibo caduto per terra si riempia di batteri? Abbiamo solo cinque secondi prima che la sua superficie sia letteralmente invasa e l’alimento diventi, di fatto, immangiabile.

Da qui, la “regola dei cinque secondi“: quando un pezzo di cibo vi cade per terra non avete un secondo di più per poterlo raccogliere e per poterlo mangiare. Ma sarà vero?

Sono tante le ricerche scientifiche che hanno cercato di capire se ci sia o meno qualcosa di vero dietro a questa affermazione: Jillian Clarke nel 2004 ha anche vinto l’Ig Nobel per aver scoperto che il cibo caduto su una superficie ricoperta di batteri ci impiega pochissimo a riempirsi, mentre qualche anno doto anche Paul Dawson ha condotto lo stesso esperimento: in questo caso la salmonella ci ha messo meno di un secondo ad invadere il cibo utilizzato.

Una nuova ricerca dell’Università di Aston, nel Regno Unito, però, ha ribaltato i risultati: i ricercatori hanno condotto esperimenti con diversi cibi e diverse superfici, scoprendo che il tempo di trasferimento di Escherichia Coli e Staffilococco Aureo è variabile dai 3 ai 30 secondi. Sappiate che i batteri si spostano più difficilmente dai tappeti agli alimenti secchi.

Nonostante i dati ottenuti, Anthony Hilton, professore di microbiologica che ha condotto la ricerca, suggerisce di non mangiare del cibo caduto per terra, perché i rischi di infezione ci sono comunque, qualunque sia il vostro tempo di “reazione”.