Indossatrici disabili: quando una debolezza può essere trasformata in un punto di forza

Quando un tappeto rosso trasforma i sogni di una donna in realtà!

Chi è costretta su una sedia a rotelle non è malata, ma vive una condizione delicata che non deve pregiudicare la propria sensualità e il sentirsi donna.

Proprio per questo motivo diverse modelle “in carrozzina” hanno deciso di mettersi in gioco partecipando ad una sfilata di moda unica nel suo genere, tenuta al Crystal Club di Roma lo scorso 10 dicembre e organizzata da Vertical, Fondazione Italiana per la Cura della Paralisi.

La sfilata come messaggio di cura

Da anni la fondazione non profit sostiene la ricerca scientifica sulle lesioni midollari.

Lo stesso presidente, Fabrizio Bartoccioni, all’età di 17 anni per un tuffo in piscina ha subito una grave lesione al midollo spinale, che lo ha costretto, fin da giovane, su una sedia a rotelle.
Grazie a questa iniziativa benefica, che ha visto ragazze giunte da tutta Italia per infrangere i confini articiali che separano bellezza, moda e disabilità, è stato consegnato un assegno di 7000 euro a sostegno di studi sulla rigenerazione midollare con cellule staminali del liquido amniotico.
“Per una donna che subisce una lesione spinale e finisce in carrozzina, uno dei principali problemi è l’autostima e, per riconquistarla, aiuta senz’altro il piacersi e piacere, pur avendo dei limiti fisici” sostiene Bartoccioni.

“La sfilata vuole quindi proporre un messaggio “di cura”: qualsiasi donna, disabile o no, ha il diritto di valorizzare la propria femminilità e la propria bellezza, qualunque sia la sua condizione. La vera bellezza non ha limiti e non sta solo sui tacchi. E nessun canone estetico può impedire di valorizzare le diversità e mettere in luce il fascino misterioso di ogni persona”.

La sedia a rotelle come accessorio di moda

Per una volta la sedia a rotelle è vista quasi come un accessorio, non è vissuta come ostacolo bensì come estensione dell’abito che s’indossa.
E in un ambiente a volte così superficiale come quello della moda veder nascere un evento così emozionante e coinvolgente non può passare di certo inosservato.

Irene, tu che sei il Guru della moda cosa ne pensi? Hai dato un’occhiata alle collezioni proposte da queste splendide ragazze?

Tu invece, pensi che la disabilità può passare in secondo piano di fronte alla bellezza e alla sensualità di una donna?

Foto di Monica Zora