La dieta alimentare: dal fai da te ai consigli dello specialista

Ci avviciniamo all'estate ed è doveroso parlare della dieta alimentare, delle conseguenze negative del fai da te e dell'importanza dello specialista

Siamo a giugno, l’estate ormai è alle porte, e tutte noi corriamo ai ripari cercando di rimediare, in pochi mesi, agli errori fatti nelle stagioni precedenti (d’altra parte ci dobbiamo svestire!).

Non vorrai diventare così!
Non vorrai diventare così!

Ecco che viene presa in considerazione la tanto odiata dieta alimentare.
C’è chi si affida al fai da te, chi sfogliando un giornale prova l’ultima dieta di moda dal titolo stravagante (l’ultima assurdità letta è stata la dieta del gelato!) e chi, invece, si veste di buona volontà e determinazione e si affida a uno specialista, sia egli medico, biologo o dietista.

Inizio questo articolo suggerendoti di evitare il fai da te perché potresti rischiare di mangiare troppo poco (facendo rallentare il tuo metabolismo) o magari di finire per scegliere alimenti qualitativamente sbagliati, determinando carenze di vitamine e sali minerali.

Le diete dei giornali poi, non stare nemmeno a considerarle: come può uno schema nutrizionale (non personalizzato!), garantirti una perdita corretta di peso se risulta essere poco vario, talvolta troppo restrittivo in termini di calorie, e in certi casi basato su un unico alimento utilizzato come ingrediente base nei pasti principali della giornata?

Come ti accennavo all’inizio, in procinto della prova costume, tutte noi intraprendiamo un programma alimentare dietetico e qualcuna incrementa anche l’attività fisica, praticando del sano sport.
Quando si inizia una dieta per prima cosa è necessario stare bene psicologicamente: lo stress non aiuta la restrizione calorica, anzi stimola ancora di più il senso di fame. L’altro elemento indispensabile è la determinazione. E su questo punto in molte cedete perché è inutile dire che la dieta alimentare dà risultati a lungo termine e talvolta si va incontro a periodi in cui il peso raggiunge uno stallo e sulla bilancia non perdiamo più chili bensì grammi.
Cosa fare in questi casi? L’attività fisica può aiutare. Se iniziamo anche solo a camminare, ogni giorno, a passo svelto, per almeno 50 minuti, il dimagrimento è garantito.

Ma come deve essere una dieta alimentare?
Normalmente per perdere subito qualche chilo è necessario ridurre la quantità di carboidrati e di grassi, aumentando leggermente l’introito proteico. Uno schema del genere dovrebbe essere seguito per il periodo necessario al raggiungimento del peso desiderabile per poi passare ad una dieta più equilibrata (il cosiddetto mantenimento), che ripristini l’apporto dei carboidrati (senza esagerare!) intorno al 65%, quello dei grassi al 20% e quello delle proteine al 15%, delle calorie totali.

E’ inutile dire che la dieta alimentare viene presa in considerazione dai più determinati che devono perdere dai tre agli otto chili, ma solitamente non è vista di buon occhio da quelli che, di chili, ne devono perdere almeno dieci.
Dopo aver dedicato diversi mesi alla terapia alimentare infatti, molti pazienti mi chiedono un trattamento alternativo, che consenta loro di perdere peso più velocemente e riacquistare così la motivazione persa.

Nel prossimo articolo ti parlerò di quei trattamenti dietologici che si sostituiscono alla tradizionale dieta alimentare e che in tempi decisamente più brevi garantiscono perdite di peso più consistenti e motivanti: le diete chetogene.

Ti lascio con una domanda: Tu che dieta stai seguendo?