I 5 errori da non fare quando cucinate i calamari ripieni

La ricetta dei calamari ripieni non è proprio facile da preparare.

Avete deciso di preparare i calamari ripieni? Vi consigliamo di seguire la ricetta dei nostri amici di iFood, ma fate ben attenzione: non è una ricetta semplice da eseguire come potrebbe apparire a prima vista. Il fatto è che ci sono una serie di passaggi che vanno fatti correttamente, altrimenti il rischio è quello di mandare all’aria tutto il piatto. Non dico che dobbiamo essere tutti dei novelli Carlo Cracco, ma quando fate i calamari ripieni prestate bene attenzione a non compiere questi cinque errori:

1) calamari non freschi: questo vale per tutto il pesce e i molluschi in generale. Non fatevi tentare dal comprare quelli in offerta perché costano meno, probabilmente sono meno freschi: si sente la differenza quando il pesce non è fresco. E anche stomaco e intestino potrebbero risentirne

Comprate sempre calamari freschi

Comprate sempre calamari freschi

2) i residui: non limitatevi a sciacquarli sotto l’acqua, a volte fra tentacoli e ventose ci rimane incastrato di tutto. Fate ripetuti passaggi sotto l’acqua, esaminate per bene tutto il calamaro, battetelo delicatamente con la mano, togliete con le dita ciò che l’acqua non è riuscita ad eliminare e asciugatelo con accortezza

3) le interiora: dovete riuscire a toglierle del tutto. Di norma se li comprate in pescheria e glielo chiedete, il commesso ve li pulisce. Ma se volete pulirli da soli, ricordatevi di prendere fermamente i tentacoli e tirare con forza. In questo modo dovrebbero venire via testa e interiora. Usando un coltello, facendo attenzione a non ferirvi, togliete la pinna se c’è. Vanno anche tolte le uova dalla sacca se ci sono, controllate prima

4) non danneggiate tutto il calamaro: soprattutto le prime volte, può capitare che nell’entusiasmo di togliere occhi, becco e pelle si finisce col rovinare il calamaro che poi non può più essere utilizzato. Come fate a farcirlo se lo avete bucherellato tutto? Ricordandovi che il calamaro ha l’inchiostro (quindi proteggete vestiti e tavolo di lavoro), con le forbici incidete in modo da asportare gli occhi. Per il becco, basta usare le dita per rimuoverlo. Riprendete poi il coltello se proprio volete togliere la pelle, ma c’è anche chi la lascia

5) cottura: i calamari ci mettono pochissimi minuti a cuocere, se ve li dimenticate sul fuoco tendono a diventare gommosi e non sono più buoni da mangiare, non importa quanto buono sia il ripieno che avete usato

Se non avete compiuto nessun errore, ora tutto sta nel vedere se anche il ripieno è all’altezza della preparazione del calamaro. Ci sono diverse ricette, in realtà il calamaro si presta bene a diversi ripieni: uno classico è quello che prevede di usare pane casereccio, acciughe, parmigiano, uova, aglio, pepe, sale, prezzemolo, vino bianco e olio di oliva, ma ci sono anche versioni con ceci e speck, con piselli e nocciole, con riso, uvetta e pinoli, con tonno e anche con capperi e acciughe.

Foto: Wikimedia – Wikimedia