La raccolta dell’orzo. Dai campi alla tavola con Birra Peroni

Una splendida festa a Casali Santa Brigida che ha riunito produttori e consumatori

Articolo scritto da Alessandro Ocagli
Dalla terra, alla tavola. Dietro alla classica bottiglia di birra c’è un lungo processo che dura mesi. E la metà di giugno è uno dei momenti più importanti dell’anno, l’inizio della raccolta dell’orzo da birra, quello della migliore qualità selezionata.
E’ quindi tempo di raccolta anche nei campi di orzo italiani.
E’ tempo di produzione di malto di primissima qualità che verrà utilizzato da Birra Peroni per la produzione della sua gamma di birre, dalla classica Peroni, fino alle Gran Riserva, passando per la nuova Senza Glutine.

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Uno dei 10 ettari coltivati ad orzo di Casali Santa Brigida

Bigodino.it è stato invitato ad assistere all’inizio della raccolta dell’orzo da birra presso i Casali Santa Brigida, alle porte di Roma, uno dei numerosi fornitori di orzo di Birra Peroni.
I dati ufficiali parlano di oltre 1.500 agricoltori che collaborano direttamente con Birra Peroni per la coltivazione di orzo distico (ovvero con due file di cariossidi) da birra, per una produzione annuale che si aggira intorno alle 49 mila tonnellate di orzo, una quantità che riesce a coprire l’intero fabbisogno del marchio, garantendo così che la Peroni sia una birra prodotta con malto 100% italiano.

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La produzione di orzo è esclusiva per Birra Peroni

Birra Peroni segue in prima persona tutto il processo, dalla semina alla maltazione. Quest’ultimo processo, che dura altri mesi, viene realizzato presso la Malteria Saplo di Pomezia, che a sua volta rifornisce i tre stabilimenti di Birra Peroni distribuiti nel territorio italiano a Padova, Roma e Bari.

#DallaTerraAllaTavola, perché è proprio in tavola che la birra, e la Peroni in particolare modo, trova la sua ragion d’essere.

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La splendida location di Casali Santa Brigida