Le erbe selvatiche spontanee commestibili

Scopriamo insieme Ortica, Achillea e Crescione, erbe naturali utili e buone

In questa stagione, o durante l’estate, se avete la possibilità di fare una passeggiata in montagna ne rimarrete affascinati: e non solo dai paesaggi mozzafiato, ma anche dalle erbe selvatiche commestibili che nascono spontanee e che non tutti sanno essere commestibili. Il cammino verso la cima potrebbe diventare una divertente scoperta di piccoli tesori buoni e salutari, arricchendo la vostra gita in un’esperienza sensoriale di tutto rispetto.

Oltre ai teneri trifogli, al più amaro tarassaco di cui abbiamo già parlato, potete incontrare comunemente l’ortica. Ancora più su invece, troverete l’achillea, dai piccolissimi fiori bianchi o rasati, mentre spingendovi verso i corsi d’acqua potreste avere la fortuna di imbattervi nel crescione.

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Le fragoline di bosco

Lungo il sentiero non è raro vedere la rosa canina: bellissima e profumata è anche una fonte ricchissima di vitamina C. I suoi petali delicati sono commestibili così come, in autunno, le sue bacche, con cui si possono preparare marmellate e tisane ad alta concentrazione vitaminica e antiossidante.

L’ortica

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L’ortica, erba spontanea ottima in cucina

L’ortica è una pianta selvatica sponanea dalle numerose proprietà benefiche e curative, tanto da paragonarla alle piante medicinali. Le sue foglie sono urticanti e pertanto è bene porre molta attenzione nella raccolta, utilizzando guanti robusti e forbici.

Un’alternativa, per evitare problemi durante la raccolta, è rivolgersi al proprio erborista di fiducia e acquistarla già essiccata. Come per tutte le piante, è bene raccoglierle lontane dai centri trafficati e preferire zone poco battute e libere dallo smog, come la montagna.

Proprietà dell’ortica

L’ortica è ricca di sali minerali e vitamina C e A, di potassio, fosforo e calcio, utile per le ossa. E’ quindi una pianta adatta alle persone in convalescenza, alle donne in gravidanza e negli anziani e bambini come ricostituente e tonificante. Contiene inoltre una buona dose di rame e zinco, che aiuta a rinforzare le unghie e i capelli.
Ha un’elevata presenza di ferro che lo rende un toccasana per chi soffre di anemia o semplici carenze di ferro. Ha proprietà remineralizzanti che aiutano a combattere le malattie di tipo reumatico e le artriti. Inoltre, ha azioni depurative e disintossicanti per il nostro organismo, con forte azione diuretica.
Ha il potere emostatico (di fermare il sangue) e di vaso costrittore, pertanto è utile nei casi di sanguinamento nasale e uterino.

L’uso dell’ortica in cucina

Oltre a utilizzarla essiccata per decotti e tisane, l’ortica può essere consumata come ingrediente per diversi piatti. Il consiglio è quello di sbollentarla brevemente in modo da togliere il potere urticante e poterne gustare tutte le sue proprietà con serenità. Una volta cotta può essere semplicemente ripassata in padella e servita come contorno, condita con olio e limone, oppure utilizzata come ripieno per ravioli, per la preparazione degli gnocchi e della pasta fresca.

Può diventare una farcitura alternativa di torte salate e cannelloni.

L’achillea

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I fiori di Achillea

L’achillea è una pianta selvatica della famiglia delle Asteraceae, cresce nelle praterie fino ai 2500 metri di altezza. Il fusto , semplice o poco ramificato, può raggiungere fino gli 80 cm, con foglie pelose e lanceolate. Ha fiori piccoli bianchi o rosa e il suo sapore è amaro.

Proprietà dell’achillea

L’achillea ha proprietà cicatrizzanti, pertanto un tempo veniva utilizzata per curare le ferite e le piaghe della pelle. Contiene flovoinodi, che le conferiscono proprietà riequilibranti favorendo un equilibro ormonale. Può essere utilizzata come rimedio antispasmodico, rilassando la muscolatura e aiuta la digestione. È inoltre un astringente, antinfiammatorio naturale e inoltre ha la capacità di arrestare le emorragie.

Uso in cucina dell’achillea

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Un’insalata di fiori eduli

L’achillea è una pianta poco conosciuta in cucina. Oltre alle tinture madri, utilizzate per le sue proprietà medicamentose, è possibile utilizzarla per decotti e tisane. E’ inoltre utilizzata per la realizzazione di grappe e liquori, ma anche come ingrediente per la realizzazione di biscotti e marmellate. Nell’Alta Valsassina, presso il Rifugio Griera, è rinomato il finto miele di achillea, prodotto grazie alla macerazione delle piccole inflorescenze.

Viene servito per accompagnare formaggi di alpeggio e salumi locali.

Il crescione

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Il crescione d’acqua

Il crescione è una pianta selvatica spontanea annuale della famiglia delle crocifere che cresce nei luoghi umidi, tendenzialmente vicino ai corsi d’acqua. Ha un ciclo vitale piuttosto breve e le piantine rimangono abbastanza piccole, non superando i 30 cm di altezza.

Proprietà del crescione

Il crescione fa bene ai reni, vantando proprietà soprattutto depurative e diuretiche. Aiuta coloro che soffrono di astenia, grazie alle capacità rinvigorenti e aiuta a disintossicare il corpo. È spesso indicato a coloro che fumano.

Uso del crescione in cucina

Il crescione è una pianta aromatica particolarmente deperibile. Con l’essiccazione perde quasi tutte le sue proprietà ed è pertanto consigliabile l’uso fresco. Il suo sapore pungente ricorda la senape. Il crescione è utilizzato come condimento, per la preparazione di salse ed intingoli oppure aggiunto alle altre verdure per un’insalata misticanza. Lo si può inoltre utilizzare per insaporire formaggi o per farcire dei sandwich o crostini di pane.