Un pezzo d'arte per capello

Una serie di artisti nel mondo utilizza capelli umani come materia prima per la propria arte: che effetto ti fa?

Premessa: non sono una fan del genere. O meglio, non sono ancora riuscita a farmi un’opinione precisa, anche se in effetti, a pensarci bene, non c’è niente di più ecologico e pacifista dell’utilizzo della materia prima di scarto che proviene direttamente dal… nostro corpo. Quindi cosa c’è di male nel riciclare i capelli? Cos’è che ci fa, se non proprio raggelare, almeno raffreddare un po’ il sangue di fronte a queste immagini? Forse è perché i capelli, quando non stanno in testa, sono sintomo di problemi di salute o addirittura di malattie? Mah, forse dovremmo sentire il parere di uno psicologo.

D’altronde un moto di apprezzamento verso chi decide di cimentarsi in questa fine arte dovremmo averlo, dato che il diametro medio di un capello è di 0,7 mm, il che non lo rende esattamente un oggetto di facile manipolazione.

Kerry Howley
Kerry Howley

Forse questi gioielli realizzati con capelli, opera della giovane artista britannica Kerry Howley, possono aiutarci ad abituarci all’idea.

Adrienne Antonson
Adrienne Antonson

Adrienne Antonson
Adrienne Antonson

Sempre utilizzando capelli umani e colla l’artista di Seattle Adrienne Antonson crea piccole sculture e insetti eterei che sono tragici e magici al tempo stesso.

Nagi Noda
Nagi Noda

La giapponese Nagi Noda è conosciuta per i suoi cappelli “capellosi” con forme animali – stando in testa, questi ci fanno già meno effetto.

Bill Fink
Bill Fink

Con il progretto “Time and Matter” Bill Fink crea “finte fotografie” con i capelli dei suoi soggetti, così portando la fotografia verso una nuova dimensione. Almeno, così lui dice.

Zhang Dexuan
Zhang Dexuan

L’ultrasessantenne cinese Zhang Dexuan sostiene di essere l’unico tessitore di capelli al mondo, che utilizza per realizzare ritratti dettagliati in miniatura. Per non spezzare i capelli deve trattenere il fiato mentre lavora.

Wenda Gu
Wenda Gu

L’artista concettuale di origine cinese Wenda Gu, che lavora da tempo con i capelli, ha offerto tagli di capelli gratuiti a tutto il personale e agli studenti della Dartmouth University ottenendo oltre 200 chili di materiale con cui ha realizzato due installazioni di cui ha parlato anche il New York Times.

Jenine Shereos
Jenine Shereos

L’artista tessile Jenine Shereos ha adattato le sue tecniche di lavorazione dei filati per realizzare la serie “Leaf” in cui crea piccoli microcosmi a forma di foglia rigorosamente con capelli.

Rosemary Meza
Rosemary Meza

Rosemary Meza utilizza invece i propri capelli per realizzare tratti lineari nei suoi strani disegni, in cui sperimenta con questo materiale per rappresentare i suoi temi d’interesse riguardo alle questioni di genere.

Sonya Clark
Sonya Clark

Sonya Clark
Sonya Clark

Ultima nel nostro elenco di “scoperte”, l’artista afroamericana Sonya Clark considera i capelli una parte fondamentale dell’identità culturale. Così racconta la storia della sua vita e della sua comunità con oggetti e istallazioni in cui i capelli sono al tempo stesso il mezzo e il messaggio.