Cecilia Paredes e l'arte della fusione tra corpo e contesto

Nel lavoro dell'artista peruviana la fotografia è illusione ottica nella rappresentazione del corpo come parte del paesaggio

Cecilia Paredes
Cecilia Paredes

Un corpo che come un camaleonte si mimetizza con lo sfondo, assumendone la texture e assorbendone i colori. È questa la cifra stilistica assolutamente distintiva del lavoro di Cecilia Paredes che, nella sua opera fatta di fotografie e istallazioni, mette in scena la fusione del proprio essere con il paesaggio, con ciò che è visibile e ciò che è invisibile. Il corpo non scompare, tutt’altro: l’illusione è quella di un’estensione dei suoi confini. Un processo di identificazione con cui l’artista richiama l’originario rapporto con la natura, in cui ciascun elemento non è isolato bensì in armonia con il contesto in cui si trova immerso.

Cecilia Paredes
Cecilia Paredes

L’artista, di origine peruviana e ora residente tra Stati Uniti e Costa Rica, ha iniziato la sua carriera come pittrice, per poi perfezionare i suoi concept creativi intorno ad oggetti tridimensionali, e quindi mettere a punto questa tecnica in cui utilizza make up e body painting e contesti creati artificialmente con grande gusto scenografico. Se l’idea può ricordare l’opera dell’artista cinese Liu Bolin, i cui soggetti sono immersi in contesti quotidiani e prospettive architettoniche, nel lavoro di Cecilia Paredes il camouflage sembra funzionale a uno sguardo più intimo.

Cecilia Paredes
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Dice di lei Rosetta Gozzini:

La Paredes estende il suo idioma quando si inoltra nella foresta onirica, in cui le vite parallele di due realtà, quella oggettiva e quella del sogno, si congiungono. Così il sogno diviene anch’esso reale, abbattendo i confini che l’umano tende a porsi. Ella, l’artista, è l’artefice di ciò che la circonda, qualsiasi sia la realtà, trasforma quello che vede nella completa coscienza che ciò che la accoglie è un’estensione di sé.

Cecilia Paredes
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Ma cos’è che in queste immagini crea una vibrazione sottile nella nostra anima? Se dovessi sintetizzare in un’emozione quello che ti trasmette la sua opera, quale sarebbe? Perché per me, forse, è la nostalgia.

Cecilia Paredes
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