La casa di paglia che nemmeno il lupo cattivo potrebbe buttar giù

Resiste ai terremotati ed è perfetta per abitarci: ecco dove l'hanno costruita!

 

Sin da piccolini cresciamo con la convinzione che una casa in mattoni è il massimo della sicurezza e della resistenza: la favola dei tre porcellini, infatti, ci insegna che le case costruite in legno e paglia (e soprattutto di fretta e senza cognizione di causa) non reggono e anche il semplice soffio del lupo cattivo le può buttare giù. Bene, sappiate che quella favola aveva torto: le case in paglia resistenti esistono e sono a prova di lupo. Ecco l’esperimento che ci arriva dalla provincia di Pesaro.

La casa di paglia che resiste ai terremoti

La casa di paglia che resiste ai terremoti

A San Giorgio di Pesaro Eleonora Goio, un’altotesina che si è trasferita 10 anni fa nelle Marche, insieme a un team di esperti e architetti, ha realizzato Ca’ Nora, una casa di paglia unica, che non esisteva in Italia: la casa, realizzata in bioedilizia, è realizzata in paglia. Sono state usate 700 balle compresse, che possiamo trovare nel tetto e nelle pareti. Gli unici mattoni sono sul pavimento del primo piano e davanti all’ingresso.

Oltre alla paglia, le pareti propongono anche segmenti di legno. L’intonaco, di calce e truciolare di canapa, è stato messo direttamente sulla paglia, mentre verso l’esterno c’è uno strato di teli di iuta e uno di cocciopesto, mentre all’interno sopra la canapa c’è terra cruda o cocciopesto.

La casa è bio ed ecosostenibile

La casa è bio ed ecosostenibile

La casa è bio ed ecosostenibile, con maxi stufa a legna centrale su due piani ad accumula in terra cruda che scalda tutta la casa, impianto fotovoltaico senza allaccio alla rete del gas, assenza di componenti chimiche, colori ad acqua e naturali. Il tutto per il massimo benessere per chi ci abita: la paglia è anche fonoassorbente e fonoisolante, calda, permette di risparmiare sulle bollette. Ed è anche antisismica grazie allo scheletro il legno.

Quanto costa? Poco più di mille euro al metro quadro… Possiamo farci un pensierino, anche perché esperimenti del genere ce n’è anche altri in Italia:

Fonte: Ilrestodelcarlino