Continua la polemica social tra Facchinetti Fedez e J-Ax

Post fiume e parole al vetriolo...che sia tutto vero o solo un'operazione social costruita a tavolino?

Continua la social telenovela tra Fedez e Facchinetti, solo che al duo si unisce una terza voce, quella di J-Ax il quale prende le difese di Fedez.

Come ogni telenovela o serie che si rispetti, facciamo un piccolo riassunto iniziale: Fedez se la prende con Facchinetti gratuitamente perchè l’acido che gli provoca il fatto che lui sia quello che è, è imputato dallo stesso Fadez al cognome che il DJ porta con se, Facchinetti risponde a questa provocazione scrivendo un post in cui afferma di essere un fan del rapper e che non capisce come mai si sia scatenata questa polemica nei suoi confronti sottolineando il successo MERITATO di Fedez e credendo che la discussione si potesse chiudere così.

Niente di più sbagliato.

La puntata di oggi prevede un botta e risposta sui vari profili social dei personaggi principali, Fedez e Facchinetti e tutto comincia con un tweet del rapper: “Dai @frafacchinetti non sottolineare ironicamente il mio MERITATO successo che hai preso più spinte nella vita che sopra l’altalena, easy”

Ovviamente Facchinetti non ha perso tempo e ha risposto nuovamente alla provocazione con un post molto chiaro sul sup profilo personale di Facebook:

“Due giorni fa ho scritto un post SINCERO a Fedez, che da un po’ di tempo mi insulta senza che io ne comprenda il perché. Ha cominciato nel suo disco (“Il mio paese chiama Facchinetti figlio d’arte, come andare da McDonald’s e dire vado al ristorante”) senza che io abbia mai replicato e continua imperterrito sui giornali. E allora facciamo che il Mc Donald’s risponde ancora una volta educatamente al Cracco del rap.
Il mio post, caro Fedez, ti invitava a non parlare più di me, perché anche se insultare è un ottimo becchime per i giornali, a te non serve, le copie le vendi anche senza ricorrere a questo espediente facile. Su cui comunque ti piace molto giocare, visto che ci ricordi che hai litigato con Gasparri anche nella tua bio su twitter, come se litigare fosse una medaglia. Ma torniamo a noi.

Nel post ho anche precisato che sono uno dei tuoi acquirenti e che mi piacciono le tue canzoni. Senza alcuna provocazione in mezzo, con estrema sincerità. Tu leggi e mi insulti nuovamente. (scrivi: “Tu il merito non sai neanche cosa sia”) Poi, forse accorgendoti di aver scritto una cavolata gratuita, cancelli il post. A quel punto, per smorzare la situazione, ti scrivo: “Ops Fedez, Matteo Grandi (autore che scrive molte delle tue battute A Xfactor e sui social, non è un segreto per nessuno nell’ambiente) ti ha cancellato il tweet…Goditi il tuo successo MERITATO e non pensare agli altri. Buon Natale.”.

Tu ancora una volta mi insulti: “Dai Facchinetti non sottolineare ironicamente il mio MERITATO successo che hai preso più spinte nella vita che sopra l’altalena, easy!”.

Come se un MERITATO scritto in maiuscolo fosse una provocazione anziché un rafforzativo. In realtà sarebbe stata una provocazione se lo avessi scritto tra le virgolette, ma sorvoliamo. Resto allibito e non replico.
L’apoteosi è ieri. J-Ax, persona che stimo e che ascolto da quando avevo 12 anni, accorre in tua difesa e su twitter mi insulta così “Facchinetti che dà del “costruito” a Fedez ? Non capisce che la “costruzione” genetica di una carriera a volte non inizia dal cognome”. Io sarò pure figlio di papà ma mio papà non interviene per difendermi, sono adulto, mentre Fedez ha bisogno del fratello maggiore. Evidentemente ho toccato un tasto dolente, visto che entrambi (J-ax e Fedez) hanno autori che scrivono le loro battute/metafore e legittimamente, difendono il loro diritto a costruire una carriera anche così.

La domanda importante però a questo punto è: cosa vi ho fatto? Ci sono problemi più grandi di queste cazzate e non avrei mai voluto passare un sabato mattina di Natale a scrivere questa replica, ma nonostante mi abbiano insultato in tantissimi nel mondo RAP e nonostante io sappia che è il gioco delle parti (e del marketing), questa volta siamo andati oltre. Ci seguono milioni di ragazzi e l’esempio che date è allucinante. Sul web, di odio, ce n’è già abbastanza e i giovanissimi lo praticano con troppa facilità. Dovremmo insegnare il rispetto, il nostro esempio è importante.

Mi sembrate il gatto e la volpe, vi preparate a tavolino le frecciate da tirare durante la settimana e godete ogni volta che insultate qualcuno perchè il numero di RT aumenta e pure i giornali e i siti che riprendono le vostre belle risse mediatiche. Per piacere. Fate il vostro mestiere che FATE VERAMENTE BENE, senza tirar dentro me ogni volta.
(maiuscole=rafforzativo del concetto) E se volete dire che sono figlio di papà va bene, ditelo. Io sono fiero di mio padre e sono fiero della mia carriera con i suoi alti e bassi che se avessi avuto davvero padri e padrini sarebbero stati solo alti, ma non basate l’intera vostra comunicazione su questo, perché è ridicolo e un po’ svilente anche per voi. Oppure, se sono il vostro bersaglio per altri motivi che mi sono veramente sconosciuti alzate il telefono e chiamatemi, il mio numero è a disposizione, non fate più questi teatrini pubblici. I gallinai lasciateli ai personaggi di serie b.

Detto questo, spero che sia la seconda e ultima volta che vengo tirato in ballo, anche perché “non c’è due senza TRASH”, giusto Fedez?
Buon Natale a voi.”

Penserete, ok come seconda puntata ne abbiamo abbastanza, invece no! Perché al duetto si unisce una terza voce, più volte chiamata in causa: J-Ax che procede con un post lunghissimo su Facebook e Twitter lavorando di stoccate:

“Continuo ad alimentare questa telenovela da social network perché la questione è meno “superficiale” di quello che sembra a prima vista.
Vedi caro Francesco, in Italia esiste una cosa che si chiama nepotismo.
Questo sistema millenario non funziona solo per raccomandazione diretta ma anche per quello che mi piace chiamare “leccata di culo alla lontana”.

In pratica fratello, un cognome famoso è un cognome famoso, punto.
Anche per te che hai fatto il punk e il ribelle (lol), e adesso ti credi la versione “brianza” di “Wolf of Wall street”.(Guarda mamma senza autore!!!).

Ora, Francesco attento a non fare confusione.
Nessuno sta insultando tuo padre, citandoti direi che anche io sono “fiero di tuo padre”.

Qui nessuno spande “odio” zio, è in atto un dibattito.
Tu sei diventato famoso come il figlio di Facchinetti, non facciamo finta che non sia vero dai.

Ti sei presentato a fare la versione bis di “è qui la festa” fuori tempo massimo e ti misero in vetrina ovunque.
Diciamoci la verità.

Se tuo padre non fosse chi è, non ci sarebbe stata notizia.
Non sarebbe stato divertente per i giornalisti scriverlo: Il “figlio dei Pooh” coi tatuaggi e la bandana.
Capisci adesso?

Lo sai quanti più bravi de te avrebbero MERITATO il tuo contratto discografico o il tuo airplay radiofonico allora ?

Dopo un po’ sei diventato un bravo presentatore televisivo e bella di padella!

Se i rapper ti citano spesso è perché tu con un disco solo, sei riuscito a rispedire il rap italiano indietro di 20 anni.Ci hai riportato tutti in una dimensione dove i pantaciclisti fluorescenti e Gardaland erano “urban”.

Mettila sul ridere, che già ti avevano preso in simpatia.Ti ho visto fare la comparsa nel video di Emis Killa e mi sembravi finalmente realizzato artisticamente.

Sono intervenuto per “difendere” Fedez, perché entrambi combattiamo quotidianamente in nome della meritocrazia e odiamo a morte il nepotismo.

Questo è il messaggio che vogliamo far passare ai “milioni di giovani” (ma come cazzo parli?) che seguono (NOI) sui “social”.

L’esempio che diamo è allucinante? Spero di si. Ci siamo stancati di una cultura che sembra il frutto di unioni tra consanguinei.

Fantastico che tu dica di ascoltarmi da quando avevi 12 anni ma dici che mi scrivono le battute.

Come sai, caro Francesco, ad ognuno dei giudici/coach viene affibbiato un autore.

Chiunque faccia televisione, da Bonolis a Vespa.

La differenza è che io e Fede i nostri collaboratori ce li siamo trovati da soli scavando nei blog e non ce li siamo fatti imporre.
La differenza è che abbiamo spaccato e a “voi” vi rode tantissimo il culo.

La differenza è che anche tu hai sempre avuto un autore che “ti scrive le battute”, solo che non facevano ridere.

#djfrancescononmentire e muovi a tempo il bacino.”

Carino il rimando finale all’altra polemica in corso (Lucarelli-Francesco Sole con il tag #selvaggianonmentire), se continuano di questo passo sarà possibile raccogliere tutte le discussioni in un libro e pubblicare il nuovo canto di Natale! (questa battuta non ha nessun autore specifico alle spalle è il risultato di anni e anni di polemica)