Una pazza per IG… (una, più di qualcuna, centomila più una)

IG sta per InstaGram, ed è un'applicazione per Iphone (hanno annunciato la scorsa settimana che sta per arrivare per Android e quindi per tutte le altre piattaforme dei palmari in circolazione al di fuori del software Apple) e che permette la condivisione di photos scattate in presa diretta nel mondo (o on-demand nell'arco della giornata) e condividerle, con tutte le piattaforme di tutti i maggiori Social Network, fra amici e conoscenti. Se tutto si fermasse a queste quattro parole il gioco sarebbe semplice, l'applicazione lineare, l'emotività superficiale, il tempo residuale implicato minimo, la selezione istantanea, il coinvolgimento inesistente, i corollari applicativi, radi ed indipendenti...eppure...

IG=InstaGram

IG sta per InstaGram, ed è un’applicazione per iphone (hanno annunciato la scorsa settimana che sta per arrivare su Android e quindi per tutte le altre piattaforme dei palmari/smatphone/bb, in circolazione, al di fuori del software Apple) e che permette la condivisione di foto scattate in presa diretta nel mondo della quotidianità (o on-demand nell’arco della giornata/settimana/happening) e condividerle, con tutte le piattaforme di tutti i maggiori Social Network, fra amici, conoscenti e contacts.
Se tutto si fermasse a queste quattro parole il gioco sarebbe semplice, l’applicazione lineare, l’emotività superficiale, il tempo residuale di ogni singolo noi implicato minimo, la selezione fotografica istantanea, il coinvolgimento applicativo inesistente, i corollari softwaristici applicativi pari al nulla, radi ed indipendenti…eppure…eppure c’è molto di più.

Come dice “maestroalberto”, per esempio…

Instagram (oramai al secolo IG, io che frequento la piattaforma sono una IGER, i miei amici sono IGERS, gli amici in italia sono IGERSITALY -è di questi giorni il nuovo #/hastag ISTAGRAMERITALY e giù a catena la parola igers+il nome della propria città di riferimento per indicare il gruppo di appartenenza della geo-localizzazione ove si vive o si “agisce/interferisce/relaziona/condiziona”), fornisce 11 filtri fotografici in grado di rendere vagamente intellettuali le immagini catturate con la fotocamera dell’iPhone, senza discriminazione di pixel, in alcuni casi e – come dice un mio amico – “all’improvviso ci siamo scoperti tutti dei gran fotografi e abbiamo smesso di telefonare”…

I filtri -come invece sottolinea “mastroalberto“- ricordano quelli di Hipstamatic, un’altra applicazione per iPhone, che con il passare dei mesi è andata scemando nell’interesse generale, malgrado una grande varietà di commistioni tra flash ed effetti, oltre che di pellicole, cornici, angolazioni e definizioni…

La semplicità d’uso
è la forza di IG.
Si scatta una foto, si definisce la grandezza o il dettaglio, si sceglie il filtro/l’opacità/il contrasto e la si pubblica on-line scegliendo se condividerla anche in Twitter, FB, Tumblr, Flickr, Posterous, Path ed è anche possibile geolocalizzarla tramite Foursquare che, a sua volta, la può far girare su applicazioni ad hoc impostate nei blog personali che girano sotto WordPress, Google+…

Per VANITYBlog è l’applicazione dell’anno…

IG genera foto di alta qualità, consente un processo di upload molto veloce e, soprattutto, implica che “come per tutte le mode che girano per la rete, non solo si brama fortemente di esserci, ma bisogna essere “popular”.

Grazie ad IG possiamo condividere i nostri stati d’animo “visuali” pubblicandoli sul muro di FB, le nostre foto nella Timeline, in Twitter (bypassando TwitPic e siti simili), salvarne una copia contemporaneamente nel nostro Flickr e trasformare il nostro Tumblr in uno stupendo foto blog.

InstaThings
InstaThings

 

E per me, esattamente, cos’è?

Un delirante, amorevole, avvolgente, succulento, palpitante, frivolo, eccessivo, superfluo, intenso, vivo rapporto tra me e IG, lo riassumo entrando in statigr.am con la mia user (@lozoodisimona) e la mia passw (#bhecertoche la do a voi).
Ho postato la mia prima foto l’11 Novembre del 2010; ad oggi in totale ci sono 997 mie photos immesse. Mi seguono 774 persone che mi hanno donato 21058 “likes” (cioè hanno gradito, loro insieme ad altri le mie foto).
Sono entrata nei “Popular” di tutto il mondo 5 volte, ed ho messo 50161 “likes” verso altre photos, di altri utenti…mentre scrivo questi dettagli mi sale il livello di acquolina tra la lingua ed il palato, deglutisco come se il tutto fosse un deliziosissimo cibo visuale per la mia affamata anima di visione e di essere vista.
Il giorno in cui seguo di più gli altri è la domenica (ma và!).
C’è un filtro, solo uno, che uso indiscriminatamente su tutti gli altri, e si chiama “X-Pro-II”.
Ho una enorme e lunghissima pagina di tag, dove spiccano, con colore e dimensioni diverse, quelli che utilizzo di più: #lozoodisimona, #bigodino, #ig, #igersterni, #igersmilano, #igersitalia…
La photo che ha ricevuto più like, ne ha 106, ed è una italianissima Vespa, che era parcheggiata sotto casa mia: com’è piccolo il mondo!

Appendice

Corollari consigliati:
_https://statigr.am/feed/bigodino_it

_Fb Timeline Box
_Fb Profile Cover

_Keepsy: per calendari e album
_StickyGram: per magneti ed adesivi dalle photo di IG
_CasetaGram: per la personalizzazione della custodia dell’iphone
_Printstagram: per stampare posters e mini-book
_Bumblejax: per stampare dei quadri veri e propri
_Hatchcraft: per le custodie iphone in Bamboo dai frame di IG
_Stitchtagram: per creare i cuscini personalizzati
_Instathings: piccoli ninnoli con le effigi tipiche di IG
_Blurb.com: per creare dei libri veri e propri, di tutte le dimensioni, anche con le rilegature più preziose
_Followgram.me: è il servizio web che permette di seguire gli account, di creare album via web nei quali inserire tutte le immagini caricate su IG, indipendentemente che siano nostre o caricate da contatti o meno. E’ un ottimo servizio per chi magari non ha iOS o non lo ha sempre a portata. L’iscrizione a Followgram.me avviene per mezzo dell’account IG.
Bigodino ha il proprio #bigogram!