Aieta: la visita ad uno dei Borghi più belli d’Italia

Con soli 830 abitanti è al 4° posto nella classifica dei Borghi più belli: ecco cosa vedere

 

Un paesino tranquillo e rilassante nella provincia di Cosenza, a pochi km dalle affollatissime località balneari di Praia a Mare e Tortora, il Borgo di Aieta è assolutamente da visitare. Situato in una suggestiva conca di vallate, alle cui spalle sorge il mare blu della costa calabrese, Aieta garantisce ai turisti una vacanza ricca di esperienze, nonostante non sia una metropoli.
Il nome del borgo nasce dall’etimo greco aetòs che sta ad indicare l’aquila appollaiata sulla cima del Monte Calimaro come vedetta e risale ai domini bizantini. Prima ancora Aieta fu la sede di ville di produzione agricola ai tempi degli Enotri (VI-V secolo a.C.) e dei Lucani (V-IV secolo a.C.), così come per i Romani. Come gli altri centri tirrenici fu accorpato ai possedimenti napoletani degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi, delle dominazioni straniere fino all’annessione al regno d’Italia. Quando nel 1928 fu proclamato il Comune di Praia a Mare, il territorio di Aieta venne ridotto e privato della fascia costiera. Infatti, il piccolo borgo si trova a 12 km dal centro di Praia.

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Il Palazzo Rinascimentale

1. Perdetevi nelle stradine acciottolate del centro storico

Le viuzze di Aieta vi colpiranno sin da subito. Vi sembrerà di essere in un luogo dove il tempo si è fermato, un borgo suggestivo dove la quiete regna sovrana. Anche se piccolissimo, Aieta custodisce tante chiese e piccole cappelle. Prime su tutte, c’è la Chiesa Madre, in cui potrete ammirare un’icona della Vergine, una croce d’argento della Seconda metà del ‘500 ed un incredibile organo del ‘600. Il patrono di Aieta, San Vito Martire, ha una cappella votiva in suo onore, ma merita una visita anche quella dell’Addolorata al Ponte e quella di San Giuseppe vicino al Palazzo Rinascimentale.

2. Gustate i prodotti tipici come il Prisuttu di puorcu: che bontà!

Non potete non provare il Prisuttu di puorcu, il best seller dei salumi tipici di Aieta a cui viene dedicata un’intera sagra nel periodo estivo. La fanno da padroni anche la Salsiccia o la Soppressata. Per quanto riguarda i primi piatti, sono gettonatissimi i fusili di pasta fresca, dalla forma più allungata rispetto ai classici a cui siamo abituati. Il sugo di carne o di maiale va per la maggiore. Molto particolare è la Ciadeddra, un soffritto di bietole, cipolle, finocchio selvatico, patate, fave, pancetta e pasta fatta in casa, ma buonissimi sono anche i Lagani con i fagioli. Il bello di Aieta sarà che tutti i prodotti serviti in tavola sono assolutamente genuini, perché tutti i ristoratori sono autoctoni e coltivano la terra da cui ricavano direttamente gli ingredienti per i piatti serviti. Gustosissima è anche la Poncia, a base di melanzane, peperoni, patate e la Cossa ‘mbittunata, una coscia di castrato o agnello preparata con aglio, peperoncino, prezzemolo, vino bianco e rosmarino. Uno dei ristoranti più amati è sicuramente La Baita, ma anche da Due Lanterne, il cibo è davvero squisito.

3. Il Palazzo Rinascimentale e il MU.VI.D’A. di Ajeta: un salto tra cultura e innovazione

La prima cosa che noterete appena arrivati ad Aieta sarà il Palazzo Rinascimentale, dall’imponente aspetto. È qui che dal luglio 2012 è possibile visitare il MU.VI.D’A., meglio conosciuto come Museo Virtuale d’Ajeta. Qui potrete immergervi nel mondo della grafica 3D e scoprire com’era il Palazzo Rinascimentale nel momento del suo massimo splendore con la ricostruzione delle sale affrescate e del convento al suo fianco. Se volete scoprire di più sul Borgo antico scaricate l’app ufficiale di Aieta.

4. Giornate d’Europa: la Summer School nel borgo calabrese

Notizia fresca fresca. Quest’estate il borgo è stato il centro delle “Giornate d’Europa“, un percorso di approfondimento dedicato a studenti e giovani laureati al di sotto dei 35 anni, ma soprattutto un’occasione di crescita culturale, con tutta una serie di iniziative volte a far conoscere le caratteristiche storico-artistiche del territorio del Pollino e dell’Alto Tirreno.

5. Fate tappa ad Aieta verso il Parco del Pollino

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Veduta su Aieta

Aieta è uno dei punti di partenza per le escursioni montane del Parco nazionale del Pollino. Non c’è altro da fare che “armarsi” di tutto il necessario e partire alla volta dei percorsi più belli.

6. Dove dormire: i B&B più accoglienti

In Via Cantongrande, al numero civico 7, sorge l’accogliente B&B Le Due Lanterne, totalmente a conduzione familiare, un luogo magico dove soggiornare e gustare i prodotti tipici del Borgo.

Fonte: scoprilacalabria.com; upload.wikimedia.org; pollinotour.com.