Da Dublino: diretta speciale

Chi sono io. Chi è lei

Nell’aprile del 2008 ho deciso di lasciare il Bel Paese e trasferirmi in Irlanda.
Dopo aver ottenuto un diploma di laurea in Psicologia del Marketing e della Comunicazione all’università La Sapienza di Roma, sono cosi partita alla volta di Dublino.
Una volta essermi stabilizzata con un lavoro, una casa, rimango incinta di Asia. Da quel momento inizio a rivedere tutti i miei piani. L’avventura sull’isola di Smeraldo prosegue ma con tutto un altro sapore. Decido di non rientrare in Italia ma di crescere Asia a Dublino e farle frequentare le scuole e adattarmi all’ istruzione e sistema scolastico anglosassoni.
Al momento conduciamo una vita serena e tranquilla, del tutto normale.
Tra impegni lavorativi e scolastici, troviamo il tempo per stare con i nostri amici, viaggiare e tornare di tanto in tanto anche in Italia dai nostri più cari affetti. Dublino oggi e’ la nostra casa, e’ dove ogni giorno si concentrano tutte le nostre attività e il solito tran tran.
Chissà il destino cosa ha in serbo per noi. Forse un’ altra avventura? C’è solo un modo per scoprirlo…

Ci scambiano per sorelle ovunque andiamo.
Ci potrebbe anche stare.
In fondo siamo quasi alte uguali.
Ma attenzione a non confonderci: lei è quella che parla meglio l’ inglese, io, invece sono quella che si esprime meglio in italiano (non per vantarmi ma a differenza sua ho frequentato le scuole in Italia).

Insieme, siamo una bella coppia, così almeno ci dicono.
A pensare che la mia doveva limitarsi ad una esperienza all’ estero, chissà poi perchè l’ isola di Smeraldo ha voluto che diventassi mamma di Asia proprio quando vivevo appieno questa avventura.
Comunque tralasciamo le questioni del come e del perchè.
Ecco come ci presentiamo oggi a distanza di anni e dalla scomparsa del mio pancione…

Lei

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Nei pressi di Powerscourt, County Wicklow

Una tipetta sveglia che sa il fatto suo. Osserva attentamente il mondo attorno a lei in silenzio, aspettando il momento giusto per rovesciare un contenitore stracolmo di domande che non cessa mai di esaurirsi agli occhi di è obbligato a raccoglierlo.

Solare, amichevole (solo con chi le piace), chiacchierona. In una discussione non importa chi abbia ragione, ciò che per lei è importante è riuscire ad avere l’ ultima parola. Le piace giocare da sola ma anche in compagnia.

Durante la settimana dopo scuola è impegnata con play date pomeridiani con le amichette di sempre, che si dividono tra la scuola nuova e quella vecchia. Le piace imparare, fare operazioni di matematica, imparare il gaelico e suonare il flauto.
Il maestro dice che lei è tra le migliori in classe, ma questo lei non lo sa, perchè io non voglio dirglielo (potrebbe montarsi la testa, meglio non correre il rischio). Da qualche tempo ha cominciato a fare collezione di libri che gelosamente tiene ai piedi del letto. Dice che questo modo ogni sera potrà scegliere quale leggere prima di addormentarsi.
Legge rigorosamente in inglese perchè in italiano altrimenti non capirebbe (almeno questo è ciò che vuole farmi credere).
Da grande vorrebbe andare a vivere a Roma con i cugini, il nonno e gli zii. Chissà se ha pensato di includere me in questo suo biglietto di solo andata.

Io

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Radio Italiana Dublino, Dublino

Prima di avere Asia, pensavo che nella vita avrei fatto tutto quello mi sarebbe passato per la testa. Poi è arrivata lei che come una tempesta ha spazzato via tutto quello in cui credevo, sconvolgendo il mio cilindro di certezze.
Non ho ancora capito chi tra le due è quella più testarda.
Ma poi in fondo penso che non ha alcuna importanza perchè come dicono i miei amici qui a Dublino ‘‘The apple doesn’t fall far from the tree”. Diventare mamma di Asia mi ha fatto diventare più saggia, più responsabile.
Anche io come lei leggo, esclusivamente in italiano però a differenza sua.

In questo momento della mia vita riesco serenamente ad accettare il fatto che mia figlia di sette anni sia più brava di me a parlare l’ inglese.

Ammetto di essere una competitiva. Ma sto migliorando sotto quell’aspetto credetemi.
Quando Asia corregge la mia pronuncia anche davanti alle sue amichette non mi fa più tanto effetto (prima mi mandava in bestia). Oramai comunque me ne sono fatta una ragione.
Più o meno…