Gli 8 insulti più strani che potreste ricevere in viaggio

Paese che vai, usanza di insultare che trovi!

 

Paese che vai, insulto che trovi. Lo sappiamo benissimo che quando si va a visitare un paese straniero o ci si trasferisce all’estero, gli insulti sono le prime cose che impariamo… Chissà poi perché! Ma sappiate che in giro per il mondo esistono dei modi davvero bizzarri e insoliti con i quali si augurano le peggio cose ai destinatari. Non ci credete? Ecco 8 frasi che non vorremmo mai sentirci dire!

insulti1

Meglio non sentire certe cose!

1. Cina: “Ni muqin shi yi ge da wugui!“, ovvero “Tua madre è una grande tartaruga”… Cos’hanno le testuggini che non va?

2. Russia: “Perhot’ podzalupnaya”, che significa “Hai la forfora nel sedere”… Davvero? C’è uno shampoo?

3. Bulgaria: “Grozna si kato salata”, ovvero “Sei brutto come l’insalata”… Questa è discriminazione!

4. Finlandia: “Äitisi nai poroja!“, ovvero “Tua madre ha sposato una renna”, che è già più comprensibile della tartaruga!

5. Spagna: “Me cago en la leche!“, ovvero “Cago nel latte”… Speriamo non lo dicano a colazione!

6. Giappone: “Hesomagari“, ovvero “Ombelico stritolato”… Questa me la devono spiegare!

7. Turchia: “Sana girsin keman yayi!“, ovvero “Possa l’arco di un violino entrare nel tuo sedere”… Questa è chiarissima!

8. Giamaica: “Bumbaclot”, ovvero “Strofinata di sedere”… E pensare che da noi porta bene!

Certo che anche noi italiani siamo messi bene a inventiva negli insulti: basta pensare alla creatività dei giudici di Masterchef… E non ci riferiamo alla cucina!