Parliamone Sabato chiuso per i pregiudizi sulle donne dell’est

Chi ha pensato un elenco del genere è sessista e maschilista!

Parliamone Sabato è un programma in onda su RaiUno, ogni sabato pomeriggio, condotto da Paola Perego. O almeno, era un programma del sabato pomeriggio, perché dopo l’ultima puntata è stato chiuso. Qual è il motivo? Si parlava delle donne dell’est e la conduttrice ha pensato bene di tirare fuori un elenco dei motivi per cui gli uomini italiani preferiscono le donne che arrivano dall’Europa Orientale. Un elenco pieno di pregiudizi, luoghi comuni, frasi sessiste e maschiliste. Paola Perego, che ti frullava per la testa?

Nell’elenco troviamo frasi inimmaginabili, che non dovrebbero mai essere trasmesse nel pomeriggio di sabato, per di più sulla televisione di stato: leggiamo, ad esempio, che le donne dell’est “sono tutte mamme, ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo” o che loro “sono sempre sexy” e non indossano le tute e i pigiamoni a casa.

Inoltre, secondo questo elenco allucinante, le donne dell’est perdonano ogni tradimento, adorano far comandare il loro uomo e non contare nulla a casa, sono delle “casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa”. Inoltre, “non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio“. Per questo gli uomini italiani sono affascinati dalle donne dell’est.

Frasi degne del peggior bar maschilista di periferia, che mai vorremmo vedere in un programma della tv pubblica: e infatti è scattata subito la richiesta di chiudere il programma, che è stato prontamente sospeso. Si parla di un errore e di leggerezza, ma forse si dovrebbe piuttosto parlare di una cultura preistorica, medievale: parole di questo tono sulle donne non si possono assolutamente sentire!

Anche i pubblicitari italiani sono contenti dello stop del programma, come sottolineato da Cesare Casiraghi: “Chiudere Parliamone Sabato, senza indugio e senza appello, era certamente doveroso, ma in questo caso il gesto va sottolineato perché assume un significato che va ben oltre la sanzione ai produttori della trasmissione. Per anni in Rai abbiamo visto, mi si consenta la scherzosa citazione,  “di tutto e di più”, dal trash, all’improvvisazione alle bestemmie, e relativo seguito di polemiche, senza poi nessuna  sostanziale conseguenza. La nuova gestione ha finalmente puntato a intrattenimento e qualità, a prescindere dagli ascolti, strategia condivisa anche da noi pubblicitari che per conto delle aziende sponsor in Rai investiamo“.