Scopri se sei selfie addicted

Ci sono tre grosse categorie di maniaci dei selfie: voi a quale appartenete?

Siete dei patiti dei selfie? Non riuscite a fare neanche il tragitto fra il divano e il bagno senza scattarvi minimo dieci selfie e condividerli con tutti? Ebbene, sappiate che potete rientrare in una delle tre categorie di selfie addicted analizzate da uno studio pubblicato sulla rivista Visual Communication Quarterly. Lo studio in questione è riuscito a identificare ben tre categorie di maniaci del selfie e le ha etichettate come comunicatori, autobiografi e promotori. Ma quali sono le caratteristiche di ciascuna categoria?

Era un momento così memorabile da richiedere un selfie?

Era un momento così memorabile da richiedere un selfie?

Si comincia con i comunicatori: costoro tendono ad usare i selfie per parlare con amici e parenti. Al posto di limitarsi a scrivere un post per discutere su questo o quel problema, su questa o quella pressione, cercano di invogliare gli altri tramite i selfie.

Diverso il caso degli autobiografi: questi vogliono immortalare ad imperitura memoria tutti gli eventi più importanti della loro vita. Il che va bene, questi tipi di maniaci dei selfie non bramano like o discussioni, vogliono solo segnalare ciò che è più importante per loro. Il problema è quando la questione sfugge di mano: che cosa è importante e che cosa no? Il fatto che tu sia andato in quel ristorante forse non è un evento così memorabile da necessitare di 53 selfie minuto per minuto.

[inline-related id=”662011″]

Infine ci sono i promotori. In modo simile ai precedenti vogliono immortalare tutto ciò che succede nella vita, ma non tanto per creare una sorta di autobiografia, quanto piuttosto per promuovere se stessi e mostrare il loro lato migliore. Che poi perché qualcuno dovrebbe considerare le labbra a boccuccia e la posizione da sirenetta spiaggiata ovunque come lato migliore è tutto discutibile. Questi maniaci dei selfie sono i più narcisisti, vogliono far vedere che tutto per loro è bello, giusto e perfetto. Anche quando tutti sanno che non è proprio così che stanno le cose.

Via: Visual Communication Quarterly

Foto: By Maëlick from Charleroi, Belgium – Selfie, CC BY-SA 2.0, Link