Voglio portarti in braccio tutte le mattine, finché morte non ci separi

Mi ero stancato della nostra vita matrimoniale e ho cominciato a guardarmi intorno. Non è durato molto finché mi sono innamorato di un’altra donna: bella, sempre disponibile, allegra e divertente. Ho deciso di lasciare mia moglie. Sono tornato a casa e gliel’ho detto. Lei non ha pianto, non ha fatto scenate, non si è nemmeno arrabbiata. Ho pensato che forse non le interessavo più. Mi ha detto che mi avrebbe concesso la separazione ma mi chiese un mese di tempo e scrisse su un foglio le sue condizioni.

Non voleva né la macchina, né la casa e nemmeno il nostro negozio. Voleva solo che io e lei continuassimo a vivere insieme per un altro mese: un mese in cui io avrei dovuto prenderla ogni mattina in braccio e portarla fuori dalla camera da letto.

Mi disse: ” Ti ricordi il giorno del nostro matrimonio? Mi prendesti in braccio per portarmi al letto. Voglio che tu faccia la stessa cosa ogni mattina. Non dire nulla a nostro figlio, non prima di un mese.” Ho acconsentito. Non sarebbe cambiato nulla in un mese ma se per lei era importante non potevo dirle di no.

Ecco il video nella versione originale

La prima volta è stato tutto un po’ strano. Non avevamo più rapporti intimi da molto tempo e sfiorarla mi h fatto sentire in imbarazzo. Ma il giorno dopo è andata meglio così come nelle mattine che si sono susseguite. Ogni volta che la prendevo in braccio sentivo una strana sensazione che mi attraversava il corpo. Non era più giovane e nemmeno bella.

Aveva l’argento sui cappelli. Era molto magra e sul suo corpo c’erano i segni del tempo. Ma quella donna mi aveva regalato 10 anni della sua vita e un figlio.

Quando la prendevo in braccio la sentivo così fragile… Poi una mattina mio figlio mi disse: “Papà, è tardi, prendi mamma in braccio. Dobbiamo andare a scuola”. Il mio cuore ha avuto un sussulto. I giorni sono passati ed è arrivato l’ultimo giorno del mese. Ci stavo pensando da un po’… e avevo capito di amarla ancora. Amavo quel corpo fragile. Glie l’avrei detto… tornando a casa avrei chiesto scusa alla donna che mi aveva amato per 10 anni e che avevo tradito.

Sono andato dalla mia amante e ho chiuso la storia con lei. Poi ho comprato un mazzo di fiori e ho preparato un biglietto a mia moglie. Le ho scritto: “Voglio portarti in braccio tutte le mattine, finché morte non ci separi”. Sono corso a casa, ho aperto la porta e ho trovato mia moglie sul pavimento, priva di vita. Era malata da molto e sapeva di avere poco tempo ancora. Aveva nascosto tutto a me e ai parenti per poter vivere serenamente i giorni che le rimanevano.

Questa storia proviene da una fonte anonima. Potrebbe essere vera o potrebbe essere inventata ma quello che conta veramente è che dovrebbe farci riflettere su quello che perdiamo quando ci concentriamo troppo su quello che vogliamo, lasciando il nostro egoismo ad accecarci e farci perdere le cose belle della vita, quelle che contano veramente.