Bridget e Carrie si sposano: addio chik lit!

Bridget Jones e Carrie Bradshaw sono cresciute: la letteratura dice addio alla vita da single e dà il benvenuto alla mamma tutto fare

È un dato di fatto: Bridget Jones è cresciuta e insieme a lei anche Carrie Bradshaw, Sophie Kinsella e tutte le single incallite metropolitane degli ultimi anni. Alla fine hanno trovato quel maledetto principe azzurro che non arrivava mai, si sono sposate e hanno messo su famiglia.

I tacchi dodici sono finiti in fondo all’armadio, così come gli appuntamenti al buio, le feste notturne e i cosmopolitan cocktail. Quei fantastici loft in centro, arredati con il meglio del design sono diventati villette a due piani, trasbordanti di bambini e giocattoli. Le lunghe chiacchierate con le amiche sui soliti uomini sbagliati adesso sono incentrate su mariti un po’ noiosi e su pappe e pannolini.

L’aspetto curioso di tutto ciò è che pare che lo stesso abbiano fatto anche le loro lettrici: tutti i best seller del filone Chick Lit, ovvero tutta quella letteratura confezionata per donne in carriera, single, preferibilmente metropolitane e perennemente in cerca dell’uomo dei sogni, stanno lasciando il posto alla Mum lit. 
Punto di riferimento di questo “movimento” di lettrici-mamme è Christina Hopkinson, con il suo libro The Pile of Stuff at the Bottom of the Stairs . Non è certo il primo libro che parla di donne e famiglia. Allison Pearson ad esempio, con la sua novella I Don’t Know How She Does: The Life of Kate Reddy, Working Mother ha venduto più di un milione di copie nel solo Regno Unito, classificandosi al top anche negli USA. Ma quello che fa del libro di Hopkinson un best seller sono le domande da cui l’autrice è partita: “cosa fa battere il vostro cuore quando non vi va di fare sesso con vostro marito perché siete stanche morte? E la risposta è: riordinare e litigare”.

E direi che la netta differenza tra chick lit e mum lit è piuttosto chiara.
Letteratura a parte, anche le scelte cinematografiche delle icone del mondo single la dicono lunga. Ma come fa a far tutto (uscito nelle sale venerdì 23 settembre), l’ultimo film interpretato da Sarah Jessica Parker ne è un esempio, l’argomento mamma- lavoratrice che cerca di fare tremila cose tutte insieme cercando di non turbare l’equilibrio dell’insieme è la storia della donna moderna.

Ma io mi chiedo, che ne sarà di me e di te, single tra i 30 e i 40 anni che ancora siamo in corsa per un posto di lavoro migliore, che viviamo di happy hour e feste notturne, che parliamo con le amiche degli uomini sbagliati e sogniamo ancora il grande amore?