The Sessions: lezioni di sesso ai disabili

L'assistenza sessuale ai portatori di handicap: mentre in Francia si fa un passo avanti, in Italia siamo lontani anni luce... un film per capirne di più!!

Locandina The Sessions - foto da movieplayer.it
Locandina The Sessions – foto da movieplayer.it

È uscito lo scorso 21 febbraio e molti di voi avranno già avuto modo di vederlo, ma oggi ho deciso di parlarvene perché il tema è caldo, attuale e fortemente legato all’intervista che troverete questo venerdì 29 marzo su Bigodino.it.

The sessions, è questo il film in questione ed uno di quelli che in qualche modo ti rimane addosso per poi entrarti dentro.

È un film delicato che racconta una situazione difficile, spesso drammatica, trattata qui con il giusto tatto e un pizzico di ironia che ridimensiona la serietà del contesto.

Locandina The Sessions - foto da movieplayer.it
Locandina The Sessions – foto da movieplayer.it

La pellicola è basata sugli scritti autobiografici di Mark O’Brien (John Hawkes), poeta e giornalista californiano vissuto in un polmone d’acciaio dall’età di sei anni a seguito di un attacco di poliomielite e narra di come ad un certo punto della sua vita Mark abbia sentito il bisogno di liberarsi della verginità.
Il protagonista ha 40 anni, è intelligente, ironico e di aspetto gradevole. Mark ha 3 o 4 ore di libertà al giorno fuori dal polmone d’acciaio in cui è costretto a vivere e le trascorre con il suo confessore, Padre Brendan (William H. Macy). Il sacerdote è un uomo di chiesa moderno e, mentre aiuta Mark ad aggirare gli impedimenti posti dalla religione assecondando il suo obiettivo, lui si organizza e trova una terapeuta, Cheryl Cohen-Greene (Helen Hunt), che in sei sessioni lo aiuterà fisicamente a esplorare la sessualità e ad avere un rapporto completo(guarda il trailer).

The Sessions - foto da movieplayer.it
The Sessions – foto da movieplayer.it

Nonostante i temi trattati non siano semplici, il regista Ben Lewin è riuscito a girare un’opera speciale, onesta e, nonostante tutto, ottimista. Lewin è a sua volta sopravvissuto alla poliomelite e, quindi, particolarmente sensibile alla storia narrata.

Ma veniamo agli interpreti: John Hawkes è bravissimo nei difficili panni del protagonista, ma la vera sorpresa è Helen Hunt, perfettamente a suo agio nel ruolo della partner terapeuta che la vede agire nuda ed esclusivamente in intimità.
Cheryl è una quarantenne con marito e figlio adolescente, una donna che incarna tutte le potenzialità positive della femminilità. Il suo personaggio ha una gentilezza e una delicatezza quasi soprannaturale, ben lontana dall’idea dell’iniziatrice sessuale. La candidatura all’Oscar era inevitabile.

The Sessions - foto da movieplayer.it
The Sessions – foto da movieplayer.it

Ma The Sessions ha ricevuto premi ed altre prestigiose nomination, eccone un elenco:

Locandina The Sessions - foto da movieplayer.it
Locandina The Sessions – foto da movieplayer.it

Oscar 2013 – 1 nomination: Migliore attrice non protagonista – Helen Hunt

Golden Globes 2013 – 2 nomination: Migliore attore protagonista (dramma) – John Hawkes e Migliore attrice non protagonista – Helen Hunt

BAFTA 2013 – 1 nomination: Migliore attrice non protagonista – Helen Hunt

Spirit 2013 – 2 premi vinti: Miglior attore protagonista – John Hawkes e Migliore attrice non protagonista – Helen Hunt

SAG 2013 – 2 nomination: Migliore attore protagonista – John Hawkes e Nomination: Migliore attrice non protagonista – Helen Hunt

Satellite Awards 2012 – 6 nomination:

Miglior film, Migliore sceneggiatura non originale – Ben Lewin, Migliore attore protagonista – John Hawkes, Migliore regia – Ben Lewin, Migliore attrice non protagonista – Helen Hunt, Miglior montaggio – Lisa Bromwell

Critics’ Choice 2013 – 2 nomination: Miglior attore protagonista – John Hawkes e Miglior attrice non protagonista – Helen Hunt.

The Sessions - foto da movieplayer.it
The Sessions – foto da movieplayer.it

Oggi che la questione dell’assistenza sessuale è caldissima, non possiamo esimerci dal vederlo, se non altro per capire quanto sia importante per una persona disabile poter sfogare dei bisogni sessuali, senza che la cosa venga considerate sporca, squallida o semplicemente poco etica.

A tal proposito seguiteci venerdì 29 marzo, abbiamo intervistato Simone Torino che su questo argomento ha scritto un reportage molto bello.

Non perdetevela!!