Tourneo Courier Ford, l'auto che piace alle mamme: parola di Malamamma

Un giorno a Francoforte alla guida della nuova automobile firmata Ford, un Test Drive focalizzato su dove si possono mettere rossetti e ciucci in macchina

Le prime parole che pronuncio di lunedì mattina sono queste:

“Altri cinque minuti, Marghe. Tranquilla, non ti faccio fare tardi di nuovo a scuola, ma dammi altri cinque minutini che poi ti faccio mettere la gonna.”
Questo di solito, perché straordinariamente la scorsa settimana, invece, ho cominciato a dire:

“Sì, questo è il passaporto/ Eva dove sei, non trovo il Gate/ devo trovare il dolce preferito del mio fidanzato e lo vendono solo ai Duty Free”.
proprio così, perché giusto-giusto lunedì scorso, io e la mia compagna di avventure Eva abbiamo fatto le matte, siamo andate a Francoforte per conoscere la nuova Tourneo Courier Ford e la cosa strana è che hanno scelto proprio ma proprio noi, in qualità di mamma-tipo adatta per poter apprezzare al meglio l’auto.

Ora, anche a me è sembrato piuttosto strano, ma a fine giornata ho capito che la scelta di chiamare noi è stata perfetta.

Ford Tourneo Courier
Ford Tourneo Courier

Un giorno a Francoforte: appena arrivati ci hanno subito preso e portato in una costruzione enorme; naturalmente io e Eva la prima cosa che dovevamo fare era fumare e truccarci, ma una volta compiuti i nostri rituali siamo entrate nella grande stanza blu. Tutto era meravigliosamente per noi, caffè, cornetti, taccuini su cui prendere appunti, computer, era così tanto chic che io per fare quellachediquestecosenefaachili ho deciso di provare a parlare inglese e invece di prendere un succo di frutta ho chiesto a mia insaputa un succo di pomodoro che ho ingurgitato con una certa fatica.

Dopodiché abbiamo chiacchierato con un po’ di signoroni super giornalisti di super riviste che non capivano il perché della nostra presenza; devo dire che Eva è meravigliosa a spiegare il progetto Malamamma a tutti, così bene che nessuno si è accorto che io non so una parola d’inglese e che lei non ha patente.

Pochi minuti dopo inizia la presentazione: praticamente c’era una macchina a forma di Tourneo Courier Ford appiccicata al muro tutta bianca, e la cosa geniale è che tutte le slide venivano proiettate sopra la macchina, per cui noi sembravamo dei che dall’alto dei cieli osservavano l’ultimo ingegno dell’uomo. Lì mi sono sentita una giornalista di Quattroruote, non solo per la visuale di tutta la presentazione, ma anche per la semplicità e la chiarezza con cui venivano spiegate le caratteristiche dell’auto.

La presentazione della nuova Ford Tourneo Courier
La presentazione della nuova Ford Tourneo Courier

Dopo la presentazione dietro di noi si era creato un vero e proprio pranzo da matrimonio, io e Eva abbiamo mangiato cose buonissime con salse e burro.
Una volta finito il pranzo siamo uscite e abbiamo scelto la macchina da guidare, assieme alla nostra nuova amica blogger, anche lei mamma; la cosa più divertente per me è stata la possibilità di aprire la macchina prima di partire e poterla “esplorare”; abbiamo trovato vani, scomparti posizionati in maniera geniale, una capienza del portabagagli enorme e la possibilità di poter regolare il pianale dietro, comodissimo per quando si è sommersi da tutti gli zaini dei figli e dei loro amici. Altra cosa fondamentale e presente nella macchina erano le due portiere posteriori A SCORRIMENTO, una benedizione quando si hanno dei figli, perché questi nani non fanno altro che aprire macchine e distruggere fiancate e poi devi litigare con il proprietario dell’auto affianco, che nel 99% dei casi neanche è carino, per cui sicuro il pomeriggio è rovinato!

Altra cosa che mi ha colpito sono le sue dimensioni: l’auto è grande, dentro lo è ancora di più, ma poi quando sei alla guida le misure XL magicamente spariscono, ovvio, non diventa una citycar microscopica, ma neanche un SUV! Questa cosa ho scoperto che si chiama “Smart People Mover Compatto”. Credo voglia dire:

    – Per tutte le donne che hanno figli scalmanati, ma che la sera li sostituiscono con le amiche: questa è la macchina per voi.

    – Possibilità di trovare parcheggio: assicurata.

    – Possibilità di nascondere l’ultimo shopping a vostro marito, assicurato.

    – Possibilità di evitare incidenti quando tua figlia per forza ti deve far vedere il suo ultimo disegno mentre stai sulla tangenziale, assicurato.

Perché in questa macchina della milleeuna meraviglia, è stato messo anche il cosiddetto EBA, ovvero “Emergency Brake Assist”, ovvero in caso di: “Basta, mamma, tu questo disegno lo devi vedere ORA sulla tangenziale!”, non rischi un tamponamento a catena perché tanto freno io. Firmato: la tua macchina.

Altra cosa che ho capito della Ford Tourneo Courier è che hai una torre di controllo al posto del volante; cioè tu puoi fare tutto da lì! Caricare telefono e tablet, avere di serie una navigatore satellitare così educato che di sicuro diventerà la vostra migliore amica nel giro di poche settimane, e grazie al Cruise Control neanche ti fa prendere le multe! Direi più scarpe per tutte!!!

Dopo averla sezionata per benino l’abbiamo guidata; che dire, è morbida, comoda, alta, vedi tutto benissimo e non hai coni scuri dovuti dal disegno della macchina; una cosa geniale, almeno per me, è la telecamera per fare retromarcia, lo so, non è un’invenzione di oggi ma assieme a tutto il resto mi fa sembra quest’auto disegnata apposta per le mamme come me, distratte e sempre di fretta.

La Tourneo Courier ti fa sentire sicura quando la guidi, è questo per me è importante dovendo portare prevalentemente nani con me.

È stato un piacere guidarla.

Tornando ala nostra giornata a Francoforte ospiti di Ford, ci hanno portato in un bellissimo museo a cielo aperto con le tipiche costruzioni architettoniche del secolo scorso, dopodiché abbiamo piacevolmente attraversato la città, rischiando anche di rimanere imbottigliate nel traffico, ma lì ho potuto notare un’altra piccola grande caratteristica: quando stai fermo la macchina sembra spenta, quando riparti sembra dire “Sono sveglia, sono sveglia!” come un quindicenne che fa finta di studiare, e riparte.

Tornati al campo base ci hanno offerto un buon caffè, e ancora ignari del perché c’erano delle donne, per giunta in jeans e pois, ci hanno riportato all’aeroporto; abbiamo fatto il nostro check in, siamo entrate in aereo, abbiamo preso posto e, una volta decollate, la mia geniale e stupenda socia Eva ha detto la cosa più bella del mondo:

“Beh, ora che non sei più tu a guidare, ma un pilota, che dici di bere una birra?”

W Ford.

W Malamamma.

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