Anestesia epidurale: tutto quello che c’è da sapere!

L’anestesia epidurale è un farmaco utilizzato, al momento del parto, e iniettato sulla schiena. Questa procedura addormenta e provoca una perdita di sensibilità nella parte inferiore del corpo. Diminuisce il dolore delle contrazioni uterine durante il travaglio. Questo tipo di anestesia permette alla mamma di rilassarsi, fisicamente e mentalmente, per affrontare il parto in maniera più serena. Inoltre offre sollievo dal dolore continuo, anche tra le pareti vaginali.

Come viene somministrata l’epidurale?

L’epidurale viene iniettata in una zona situata sul dorso o nella parte bassa della schiena. L’anestesista può chiedere alla paziente di sdraiarsi sul fianco o di sedersi, in entrambi i casi verrà chiesto di contrarre lo stomaco verso l’interno e verso l’esterno, inarcando la schiena. La puntura avviene nella zona lombare, tra due vertebre, di solito tra la seconda e la terza o tra la terza e la quarta. Attraverso un ago, collegato ad un catetere, il farmaco vieni quindi mandato in circolo nell’organismo. Di solito la dose somministrata è molto bassa, per garantire la salute del bambino e della mamma. L’anestetico agisce in breve tempo, 10-20 minuti; la gestante inizia a sentire meno dolore, può accusare una certa pressione nel retto o alla schiena, durante le contrazioni.

L’epidurale si effettua a travaglio già iniziato, quando le contrazioni sono regolari e dolorose e quando la dilatazione raggiunge 3-4 cm. Il limite per la somministrazione, è posto a 8 cm di dilatazione vaginale, poiché l’ anestesia necessita dai 10 a 20 minuti per fare effetto. Una domanda molto frequente, di tutte le donne in dolce attesa è: “L’anestesia epidurale, è sicura?”. Molti studi hanno dimostrato che questo tipo di anestesia  è un modo sicuro per gestire il dolore durante il travaglio. Come tutte le cose, anche se raramente, ci possono essere anche dei rischi… vediamo quali!

  • La pressione sanguigna può scendere; questo potrebbe causare una diminuzione della frequenza cardiaca del bambino.
  • Se siete molto assonnate, a causa dell’anestesia, potreste avere delle difficoltà a spingere il bambino attraverso il canale del parto.
  • Può dare un mal di testa (molto raramente).
  • Vertigini o difficoltà di respiratorie.
  • Crisi epilettiche (molto raro).
  • Prurito e infezioni dove è stata fatta l’iniezione. 
  • Il mal di schiena e talvolta male alle gambe.

Esistono due diversi tipi di epidurale. La prima è l’anestesia epidurale “ambulante”: riduce il dolore, sarete in grado di muovere le gambe ma non di camminare; la seconda è l’anestesia “spinale”: fornisce sollievo dal dolore in maniera molto più veloce, utilizzata per le donne con parto imminente e che richiedono un sollievo immediato.

Quali sono i vantaggi dell’epidurale?

La mamma affronta il parto, senza dolore, completamente sveglia, senza nessun intorpidimento, come nel caso di altre anestesie. Il risultato sarà un rilassamento della donna che la porta ad affrontare il parto in maniera più serena; inoltre l’anestesia sembra migliorare la circolazione sanguigna e l’ossigenazione nel bambino.

Invece, quali sono gli svantaggi o gli “inconvenienti”?

  • Rapida caduta di tensione, che può colpire il bambino. Per evitare questo, la mamma viene tenuta costantemente idratata.
  • Si possono allungare i tempi di dilatazione vaginale.
  • La mamma può perdere la capacità di spingere.

Ci auguriamo di aver soddisfatto tutti i vostri dubbi, voi avete fatto l’epidurale? Raccontateci la vostra esperienza, gravosa o vantaggiosa? Per chi è ancora in attesa, avete intenzione di richiederla? Condividete per informare tutte le mamme!