Bimbo di tre anni rivela: so che mi hai ucciso

La storia di oggi è davvero molto particolare. In molti credono nella reincarnazione, tra questi tanti altri pensano di poter avere dei ricordi delle loro vite passate… Un bambino siriano di 3 anni vive in un villaggio rurale del Golan, il piccolo un giorno, decide di raccontare a tutta la comunità qualcosa di veramente incredibile…

Il bambino ha un’ottima padronanza della lingua, racconta con estrema precisione di essere stato ammazzato. Essendo palesemente vivo, i genitori si rifiutano di credere alle proprie orecchie! Tutti pensavano che stesse andando un po’ oltre con la fantasia… eppure il piccolo sembrava proprio convinto delle sue parole! “Ho terribili ricordi di quel giorno, ero in mezzo ad un violento litigio e qualcuno aveva un’ascia con sè…”, racconta il bambino.

Piano piano un tarlo si insinua nella mente di mamma e papà, cominciano a pensare che probabilmente il loro bambino non scherzava affatto… La storia in un battibaleno si diffonde in tutto il villaggio, la cui popolazione appartiene, prevalentemente ai Drusi, una minoranza etnica che crede nella reincarnazione e nella rinascita. Motivo per cui le parole del bimbo assumono un significato davvero molto particolare.

Sulla fronte, il piccolo, ha una voglia rosso fuoco che i drusi, dopo il suo racconto, interpretano subito come il segno di una ferita, infatti, il bimbo è convinto di essere stato ucciso a colpi d’ascia nella sua vita precedente. La cosa più sconcertante? Il bambino ricorda perfettamente i minimi particolari della sua città natale e del suo assassino. Gli anziani, grazie alle dettagliate descrizioni, riescono a individuare il luogo dove si sarebbe consumato l’omicidio. Ma mentre il bambino continua a parlare,  riconosce tra gli sguardi degli abitanti quello del suo assassino…

“Eravamo vicini di casa, poi abbiamo cominciato a litigare, tu come sempre, hai esagerato…”, dice il bambino a l’uomo. L’accusato diventa bianco in volto, sembrava svenire, non sapeva nemmeno cosa dire… Il piccolo continua: “So dove sono i miei resti!” (mentre con il dito indica un mucchio di pietre). Effettivamente lì sono state ritrovate ossa umane… L’uomo accusato non ha potuto fare altro che ammettere l’omicidio ed è stato arrestato.

Il bambino, si è sentito più sollevato dai suo ricordi, quel peso era troppo grande da portare… la storia ha uno sfondo “mistico” ma ci porta ad un quesito… esiste la reincarnazione? E’ una storia diventata molto famosa in tutti il mondo ma c’è ancora chi rimane scettico. Sinceramente è difficile crederci ma sembrerebbe che è realmente accaduto.