La storia di Melissa Dees, una guerriera che ha lottato per la sua vita

Quando Marissa Dees è nata, i medici, guardando il suo aspetto, rimasero sorpresi. Non solo non avevano mai visto nulla di simile prima di allora, ma erano anche anche certi che non avrebbe superato la notte.

Le è stata diagnosticata una condizione molto rara, il nevo melanocitico congenito, una malformazione cutanea che si presenta con una macchia di pigmentazione scura, quasi nera, sgradevole alla vista. E’ una formazione fortunatamente benigna che porta a problemi estetici e psicologici, che impediscono alla persona di rapportarsi con gli altri. In alcuni casi, però, porta il rischio di un melanoma fetale e, quindi, poi la morte del neonato. E se non curata, può portarlo anche in età adulta.

Per questo, Marissa a soli 6 mesi, è stata sottoposta a diversi interventi chirurgici. Per tutta la sua infanzia ha sofferto, ha vissuto come un’emarginata, scacciata da tutti e derisa. I suoi compagni di scuola la chiamavano “dalmata”, non curandosi dei suoi sentimenti. Cercava di coprirsi il più possibile ma il suo aspetto non sarebbe mai potuto cambiare.

A 28 anni era stata sottoposta, in tutta la sua vita, a 30 operazioni per liberarsi di questa brutta, scura e pelosa macchia nera. Non si accettava per quello che era ma adesso sembrava una donna ustionata. Nell’aprile del 2017, il miglior amico di Marissa è morto, a causa di un melanoma allo stadio 4, causato da una condizione molto simile alla sua.

Ciò ha fatto scattare qualcosa in lei, ha iniziato a mettere di nascondersi, di voler cambiare. Ha iniziato ad accettarsi e ad incoraggiare tutte le persone come lei. E’ diventata il loro punto di riferimento, il loro grido. Ha parlato loro della pericolosità di questa macchia e mostrato il suo corpo nudo. Guardate:

Marissa ha smesso di soffrire, ha smesso di vivere nella vergogna. Si è accettata per quello che è e adesso è sposata e felice.