Anna Tatangelo per la LILT: la foto di nudo fa discutere

Anche Selvaggia Lucarelli si unisce al coro di proteste per una "scelta sbagliata".

 

La Lilt, come ogni anno nel mese di ottobre, mese di prevenzione per i tumori femminili, scende in campo con la sua nuova campagna. E non avrebbe potuto scegliere testimonial peggiore, vista l’ira scatenata sul web. Anna Tatangelo si mostra senza veli, a seno nudo, con l’addome scolpito per promuovere la prevenzione del tumore al seno, prevenzione che, come sottolineato dalla stessa cantante, riguarda tutte, anche le giovani donne. Ma c’è già chi ha chiesto al ministro di togliere quella locandina. Perché? Perché non aiuterebbe la campagna.

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Anna Tatangelo nuda per la LILT: la foto della discordia!

La Lega Italiana per la Lotta contro i tumori ha scelto Anna Tatangelo, che viene mostrata nello scatto della campagna mentre si stringe il seno nudo tra le braccia. Una scelta che non è piaciuta alle donne, ma nemmeno agli uomini, che vedono in quegli scatti l’ennesima donna oggetto, distogliendo l’attenzione dalla campagna.

Alcune donne, come Le Amazzoni furiose, che hanno vissuto e vivono la malattia, su Facebook hanno deciso di chiedere al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di ritirare la campagna:

Spettabile Lega Italiana per Lotta ai Tumori (LILT) Nazionale,
Gentile Ministro della Salute Beatrice Lorenzin,
le sottoscritte desiderano esprimere profondo sconcerto di fronte alla campagna Nastro Rosa 2015, la cui testimonial è una nota cantante ritratta a torso nudo, con le braccia a coprirne in parte i seni. Una posa che rappresenta un salto di qualità, di segno negativo, rispetto alle edizioni precedenti della campagna. Negli anni passati, infatti, a rappresentarla erano state scelte donne, sempre appartenenti al mondo dello spettacolo o dello sport e non colpite dalla malattia, che, tuttavia, erano state ritratte vestite e in atteggiamenti più consoni al tema. Per l’anno in corso, invece, la campagna punta ad offrire un’immagine sessualizzata e trivializzante della malattia, utilizzando in maniera pretestuosa l’invito a “fare prevenzione”, espressione ambigua con la quale ci si riferisce comunemente all’adesione ai programmi di screening per la diagnosi precoce del cancro al seno attraverso mammografia“.

E anche a Selvaggia Lucarelli non è sfuggito questo polverone, che lei commenta così:

Mi spiace per la Lilt e le sue belle e condivisibili campagne per la prevenzione nella lotta contro i tumori, ma chi ha protestato per questa foto ha mille ragioni. A parte la foto di dubbio gusto con tette strizzate e gli addominali tirati che forse non erano proprio necessari alla causa,visto che si parla di cancro e non di tartaruga, mi permetto solo di aggiungere un’altra cosa. Se hai le tette rifatte per ragioni puramente estetiche, forse non sei la persona più adatta a sostenere la causa e la sensibilità di donne che le tette se le sono dovute ricostruire perchè asportate. Questo non vuol dire che chi è rifatta non possa partecipare alla causa o che abbia fatto qualcosa di male, ci mancherebbe, ma forse, per una ragione di buon gusto e opportunità, come testimonial è più adatta un’altra donna. Un’altra storia. Un altro messaggio. Tutto qui“.

Anna Tatangelo si difende:

Sono dispiaciuta ma anche un po’ indignata per quello che è stato scritto riguardo la mia campagna LILT – ha aggiunto Anna Tatangelo – ho sempre pensato che la promozione di una causa così importante per tutti fosse inattaccabile. Mi sbagliavo, perché si è riuscito a fare polemica anche su questo. Non penso che una donna giovane, con gli addominali e con il seno florido come il mio (cit), non possa prestarsi a fare una campagna come quella della LILT. Il tumore riguarda tutti e la prevenzione DEVE interessare tutte le età, soprattutto le ragazze. È fuori luogo che alcune blogger dicano che 28 anni sia una fascia troppo bassa per fare prevenzione.
Ricordo che sono stata scelta anche per questo, perché ho 28 anni e sono una donna e una mamma che sostiene uno stile di vita sano per se stessa e suo figlio. Uno degli obiettivi che ho per la LILT, è proprio quello di arrivare ad un pubblico giovane con l’intento di fare campagna anche negli istituti scolastici. Da sempre mi espongo per le donne, su diversi fronti e sono felice di farlo. Ho dedicato una parte importantissima del mio repertorio musicale alle donne, da essere una donna con Mogol fino a tematiche per la sensibilizzazione sul tema anoressia e violenza sulle donne. Sono orgogliosa di essere stata scelta dalla LILT, mi dispiace di questa polemica ridicola, apprezzo solo il fatto che se non altro si parlerà tanto di prevenzione“.

Voi che ne pensate?