Booksblogger di Youtube: Silver Reflex e Libreria Infinita in una doppia intervista

L'amore per la lettura, lo scambio di opinioni, Youtube e tanti consigli per i regali di Natale... da leggere ovviamente

Mattia Di Falco di SilverReflex, foto ufficio stampa
Mattia Di Falco di SilverReflex, foto ufficio stampa

I booksblogger tra i canali di video recensioni sono un po’ una chicca, hanno modalità diverse dai video di beauty, fashion o spettacolo in generale che spopolano su Youtube. Vi avevo già parlato qualche tempo fa del fenomeno video recensioni di libri, oggi vi presento altri due canali Youtube: LibreriaInfinita di Giulia Gallo e SilverReflex di Mattia Di Falco, entrambi i canali sono partner di BuzzMyVideos.

Come si decide di aprire un canale Youtube per recensire libri piuttosto che fermarsi ad una piattoforma di blog (come LibreriaInfinita), oppure di farlo solo tramite il canale Youtube (SilverReflex)?

Libreria Infinita: Volevo espormi al 100%, è stata una scelta molto importante per me perché mi ha dato la possibilità di entrare in contatto con persone coi miei stessi interessi, scoprire di più sul mondo dell’editoria e molto altro ancora. Sono contentissima quindi di essermi buttata a capofitto su Youtube
Silver Reflex: Principalmente per un confronto con altri lettori, non sempre si ha la fortuna di avere amici che amino la letteratura. YouTube, strumento versatile e potente, permette di instaurare un dialogo con persone interessate sia ad ascoltare sia a condividere pensieri, opinioni ed esperienze sulle letture affrontate. Possibilità simili vengono anche dai blog ma trovo il video più efficace: il rapporto fra chi parla e chi ascolta risulta più dinamico, diretto, personale.

Giulia Gallo di LibreriaInfinita, foto ufficio stampa
Giulia Gallo di LibreriaInfinita, foto ufficio stampa

Raccontate ai nostri lettori cos’è un hangout – un videobook – un videotag?

Libreria Infinita: Certamente! Un hangout (o video-chiamata) è un metodo molto carino per discutere di letteratura, un modo per interagire “live” con chi segue noi youtuber. I videobook sono delle recensioni video su uno o più libri ed è quello che faccio nel mio canale. Infine, i videotag sono un tipo relativamente nuovo di video, in cui vengono poste delle domande agli youtuber: l’obbiettivo finale è quello di farsi conoscere più approfonditamente da chi ci guarda.
Silver Reflex: Gli hangout sono videoconferenze che permettono agli Youtuber di chiacchierare in diretta coi propri iscritti e/o con altri YouTuber.I videobook sono solitamente di due tipi: Recensioni e Book haul. Attraverso le recensioni si concretizza lo scambio di opinioni vero e proprio; con i book haul, invece, ci si limita a mostrare gli ultimi libri acquistati o ricevuti in regalo. I videotag consistono generalmente in un elenco di domande rivolte a noi YouTuber allo scopo di farci conoscere meglio.

Mattia Di Falco di SilverReflex, foto ufficio stampa
Mattia Di Falco di SilverReflex, foto ufficio stampa

I blogger hanno acquisito potere mediatico (i.e. fashion e beauty blog, food blog, blog di politica ecc…) si discute di come condizionano i gusti dei lettori e che impatto hanno sull’informazione. Come vedete i bookblog o comunque i canali video di libri da questa prospettiva?

Libreria Infinita: Con l’incremento del mobile Internet e della connessione veloce tramite smarthphone, la popolazione globale è sempre più vicina al web. Grazie a social network come Facebook, Twitter e molti altri, riusciamo a creare una rete molto vasta di utenti. Devo però purtroppo dire che, rispetto ai beauty blogger/vlogger noi booktubers attiriamo molte meno persone ma spero che sarà diverso in futuro.
Silver Reflex: L’influenza esiste, sì, e dipende dal carisma dello YouTuber ma amo pensare che le persone sappiano filtrare le informazioni ricevute. Non dipende da noi ma dagli “ascoltatori” come vengono percepiti i pareri sui libri letti …Le recensioni sono guide all’acquisto? Se mi basassi sui commenti che ricevo non negherei che molti utenti si lasciano influenzare, se seguissi invece il mio istinto, risponderei che le recensioni raggiungono il loro vero scopo quando vengono ascoltate e commentate da chi vuole conoscere un’altrui opinione. In sintesi: ho una mia percezione delle recensioni, ma è giusto che ognuno le utilizzi in qualsiasi modo desideri.

Giulia Gallo di LibreriaInfinita, foto ufficio stampa
Giulia Gallo di LibreriaInfinita, foto ufficio stampa

Cosa pensate di talent show per scrittori come Masterpiece su Rai 3 (n.d.r. i racconti di aspiranti scrittori vengono selezionati da una commissione e chi passa il turno deve cimentarsi in una prova a tempo di scrittura)?

Libreria Infinita: Ero entusiasta dell’idea, dopo qualche puntata però non ha soddisfatto appieno le mie aspettative ma confido che essendo una nuova trasmissione la prossima volta sarà migliore! Aspetto con impazienza un programma simile, trovo che sia una tipologia relativamente poco conosciuta in Italia e sarebbe interessante vederlo realizzato in competizione con qualche programma straniero!
Silver Reflex: Non mi entusiasma. L’idea è lodevole, ma siamo sicuri che questo tipo d’approccio sia compatibile con la letteratura? Gli escamotage mediatici, la consueta impronta dei talent — che tendono sempre a mettere in primo piano la vita privata dei protagonisti — e il poco spazio dedicato ai reali contenuti delle opere hanno fatto sì che il mio interesse calasse a picco.

Mattia Di Falco di SilverReflex, foto ufficio stampa
Mattia Di Falco di SilverReflex, foto ufficio stampa

Domanda secca: carta o ebook?

Libreria Infinita: Carta assolutamente, non riuscirei mai a farne a meno! Devo dire che però gli ebook mi stanno cambiando la vita: riesco a risparmiare un po’ di più rispetto agli acquisti in formato cartaceo, posso portare con me ogni giorno anche più di trecento libri ed ancora più importante facciamo del bene all’ambiente; per molti può non contare tanto ma per me è fondamentale!
Silver Reflex: L’abitudine mi porta a rispondere carta, ma chiaramente non è attraverso il formato utilizzato che la parola scritta estrinseca il proprio valore.
Qualche lettura da consigliare per il Natale, come regalo per gli altri ma soprattutto per se stessi?

Libreria Infinita: Sicuramente “Se ti abbraccio non aver paura” di Fulvio Ervas, un romanzo che ti apre gli occhi e “Kafka sulla spiaggia” di Murakami Haruki per chi vuole sognare stando allo stesso tempo coi piedi per terra!
Silver Reflex:
Classico: “Tess dei d’Urbervilles” di Thomas Hardy.
Non è una lettura particolarmente gioiosa, ma fra le sue pagine si celano alcuni di quegli attimi facenti parte dell’impercettibile, che sempre ammanta le nostre vite e che Hardy è riuscito a immortalare nell’inchiostro.
Originale e leggero: “Player One” di Ernest Cline.
Un romanzo imperdibile per chiunque ami la distopia, i videogiochi come cari vecchi coin-op (n.d.r. videogiochi da bar) e i recenti mmorpg (n.d.r. giochi di ruolo online collettivi) l’avventura e si senta segretamente e irrimediabilmente nerd.
Per tornare bambini: “La storia infinita” di Michael Ende.
Uno dei miei libri preferiti da sempre, uno dei più natalizi che possa consigliare. Questo libro è Magia, fantasia, speranza… ma è anche uno strumento che permette agli adulti di ricordare il significato dell’infanzia: sognare… per poi crescere e capire che i desideri hanno un prezzo.
Erotismo: “Histoire d’O” di Pauline Réage.
I romanzi erotici di sottogenere BDSM (n.d.r. bondage sadomaso) stanno prepotentemente invadendo le librerie, ma la qualità dei loro contenuti tende ad essere assai deprecabile. La frusta non è un gioco… e la letteratura — quella vera — ce ne ha illustrato i dissoluti utilizzi già da molto, molto tempo. Sicuri di sapere cosa significhi Appartenere a qualcuno?
Saga: “Le cronache dei vampiri” di Anne Rice.
Attraverso una prosa conturbante, tenebrosa, elegante e compiaciuta, Anne Rice ci racconta di Lestat, Louis, Akasha, Marius, Armand… Uomini immortali, figli della notte, vampiri. I loro pensieri danno voce ai più reconditi desideri umani; attraverso il soprannaturale viene meticolosamente analizzato ciò che essendo umano spesso rinneghiamo.
Trilogia (del momento): “Hunger Games” di Suzanne Collins.
Menzione probabilmente scontata e banale, ma non sempre ciò che è commerciale è privo di qualità.
Difficile: “Nessuno sa di noi” di Simona Sparaco.
Una prosa asciutta che mette a nudo l’infausta realtà di tutte coloro che hanno dovuto prendere in considerazione la dolora ipotesi di abortire.
Fuori catalogo: “Lulù Delacroix” di Isabella Santacroce.
Se amate Lewis Carroll e la sua Alice, non potete non conoscere Lulù, la bambina dei lampi. Il Paradiso inizia dove la voglia di vivere ne sconfigge il timore, perché è nel timore che risiede il pregiudizio.