Filmterapia: come tornare a credere nel romanticismo

Un film per riscoprire il lato poetico e più magico della vita

La nostra società è sempre meno tendente alla poesia e a valorizzare l’importanza del romanticismo.
Il romanticismo inteso nel suo significato più ampio, non strettamente legato ai rapporti sentimentali, è quell’insieme di comportamenti e atteggiamenti, piccole carinerie e omaggi che nel passato rendevano più piacevoli le relazioni tra le persone.

Il lato poetico della vita è un altro aspetto che nell’era dei social, dove tutto viene esposto e condiviso, dove rimane poco spazio per l’immaginazione e per il sogno, non è sempre facile riconoscere, soprattutto in età adulta.

La vostra pena: Non credere più al romanticismo

Il favoloso mondo di Amelie

Il favoloso mondo di Amelie

La vita di tutti giorni non è particolarmente poetica, il più delle volte la quotidianità con tutte le sue responsabilità, le mille faccende e le persone che la animano sono ben lontane dal concetto più tradizionale di poesia. La realtà non è la vita che ha perso il suo lato poetico, ma siamo noi a non essere più in grado di vederlo e riconoscerlo.
In fondo in fondo a pensarci bene quando eravamo piccoli bastava poco per vedere della magia anche in un contesto apparentemente banale, eppure i luoghi non sono cambiati, le dinamiche neppure, cosa è accaduto?

E’ successo che siamo diventati grandi, abbiamo avuto delle esperienze che ci hanno inchiodato con i piedi per terra, che ci hanno fatto male e ci hanno sbattuto in faccia una realtà che sembra essere lontana anni luce dalle fantasie della nostra infanzia.
E il romanticismo? Idem, è parte della poesia che è stata risucchiata dal tempo che è passato.
Oltre al nostro percorso personale ci si mette anche la nostra società che di romantico ha ben poco. Cosa fare?

Il film perfetto per voi: Il favoloso mondo di Amelie

Il favoloso mondo di Amelie

Il favoloso mondo di Amelie

Per guarire il primo passo è vedere “Il favoloso mondo di Amelie”, il bellissimo film diretto da Jean-Pierre Janet.
Amélie ha una vita solitaria. Sua madre è morta quando era ancora una bambina e suo padre dedica tutto il suo tempo e il suo affetto a un nanetto da giardino. Ha ventidue anni e lavora come cameriera a Montmartre e un bel giorno decide di entrare nella vita degli altri facendo loro del bene. Un giorno Amélie incontra Nino, impiegato in un sex-shop e, come lei, fantasioso e sognante, di cui Amélie si innamora perdutamente. A questo punto incomincia una specie di caccia al tesoro geniale e romantica per portarlo nella sua vita.

Il film è perfetto perché attraverso l’esistenza della protagonista riscopriamo il valore e la poesia dei piccoli piaceri della vita, quelli che diamo per scontati e, inoltre, guardando la vita attraverso i suoi occhi, il grigiore della routine sparisce e ritrova i suoi colori originari.

Indicazioni d’uso:

Il favoloso mondo di Amelie

Amelie

Perfetto per chi si sente arido e privo di emozioni, per chi non crede più nel romanticismo, ma ha la consapevolezza di avere un animo romantico e poetico.