L’evoluzione delle Bond Girls

Da Ursula Andress a Monica Bellucci, come è cambiata la spalla femminile dell'agente 007?

 

Sono belle, sexy, spregiudicate, forti, delle icone che hanno segnato il loro tempo: sto parlando delle Bond Girls, tutte le figure femminili che hanno affiancato il mitico agente 007 nei suoi 53 anni di storia.
Ripercorrendo la storia di questi personaggi, salta subito all’occhio come siano cambiate nel corso del tempo e come i personaggi siano sempre stati al passo con i tempi.

Lea Seydoux in Spectre 007

Lea Seydoux in Spectre 007

Ursula Andress

Prendiamo la prima, la Ursula Andress del 1962: lei era sexy, ammaliante, ma anche sportiva, determinata, una donna libera versione anni ’60, completamente in contrasto con la voluttuosa Marilyn Monroe che fino a quel momento aveva dettato legge in fatto di femminilità. Indimenticabile il bikini della scena della spiaggia, uno schiaffo morale al perbenismo dell’epoca.

Shirley Eaton

Un’altra popolare Bond Girl è quella di Goldfinger del 1964: l’attrice Shirley Eaton, infatti, interpreta la mitica Pussy Galore, un personaggio controverso, con spiccate tendenze lesbo (come indica anche il suo stesso nome letteralmente “Sesso femminile in abbondanza”), un aspetto molto moderno, indice di una società che stava già cambiando.

Monica Bellucci sul set di Spectre 007

Monica Bellucci sul set di Spectre 007

Sono moltissime le Bond Girl che si sono susseguite: tutte erano perfettamente in linea non solo con l’evoluzione del personaggio maschile che affiancavano, ma anche con la società che rappresentavano e (non di rado) anticipavano.

Monica Bellucci

Anche la nuova versione 2015, Spectre 007, uscito nelle sale lo scorso 5 novembre, presenta una piacevole novità in merito: una delle due Bond Girl è una donna matura di 50 anni. Si tratta della bellissima Monica Bellucci, qui Lucia Sciarra, che è stata chiamata proprio per interpretare una donna della sua età perché, come ha detto la stessa attrice, “La vera sessualità è nella mente e nell’immaginazione, non nell’età del corpo”, un concetto molto maturo e molto vero che la produzione ha chiaramente voluto rappresentare.


In questo senso l’Italia si è sempre difesa molto bene, ricordiamo le Bond Girls Made in Italy:

Ursula Andress – Licenza d’Uccidere 1962
Daniela Bianchi – Dalla Russia con amore 1963
Luciana Paluzzi – Missione Goldfinger 1964
Maria Grazia Cucinotta – Il mondo non basta 1999
Caterina Murino – Casino Royale 2006
Monica Bellucci – Spectre 007 2015

Chi è la vostra preferita?

Le Bond Girls made in Italy

Le Bond Girls Made in Italy

Vuoi sentirti una Bond Girl anche tu? Partecipa al concorso!

Foto di scena di Spectre 007

Foto di scena di Spectre 007

 Vi ricordo che grazie alla Warner Bros Italia in collaborazione con Visit Britain e Radisson, i nostri lettori potranno partecipare al concorso legato a Spectre, che porterà i vincitori a Londra, per un’avventura alla James Bond di quattro giorni, valida per due persone!
Quattro giorni nel segno di 007, con visite guidate al London Film Museum e al Bleinhem Palace, (in particolare alla mostra Bond in Motion, dove è allestita la più grande collezione di veicoli utilizzati da James Bond dai primi film a oggi, e una visita al quartier generale della Aston Martin), un tea inglese, una masterclass sulla preparazione del Martini perfetto, pernottamento al mitico Radisson Blu Edwardian Hotel e visite nei luoghi più importanti e suggestivi della City.
Il concorso si svolge dal 6 al 20 novembre, con un’estrazione finale che si terrà il 30 novembre, per partecipare cliccate su Concorso Spectre 007.