The Lady: moglie, madre, prigioniera, eroina

Un film per rendere omaggio al Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, dal 23 marzo al cinema!!

“Lei ha la libertà di scegliere: o suo marito o il suo paese!!” – “Ma che libertà è questa??!!”

Una scena di The Lady
Una scena di The Lady

E’ la frase che probabilmente meglio riassume la condizione disumana di profonda prigionia a cui è stata costretta la famosa attivista Aung San Suu Kyi.

Una scena di The Lady
Una scena di The Lady

Tempo fa il grande regista Luc Besson, dopo aver letto una commovente sceneggiatura sulla vita di questa donna birmana, oggi Premio Nobel per la Pace, ha deciso di farne un film, come racconta in quest’intervista realizzata da Movieplayer.it. The Lady è in uscita nelle nostre sale questo venerdì 23 marzo.

Una delle locandine di The Lady
Una delle locandine di The Lady

Abbiamo sentito parlare tanto di lei, quell’esile ma fortissima donna birmana, Aung San Suu Kyi appunto, firme oppositrice della giunta militare al potere nel suo paese.
Suu Kyi ha dedicato la sua vita alla lotta per la democrazia nel suo paese. Vince le elezioni nel 1990 e dopo l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace l’anno successivo, è stata agli arresti domiciliari per più di quindici anni, senza mai cedere, nemmeno un momento.
Basti pensare che nel 1999 ha rifiutato di andare in Inghilterra per vedere suo marito che stava morendo di cancro, perchè se fosse uscita dalla Birmania non avrebbe più potuto rientrarvi. Scelse di non vedere mai più l’uomo che l’aveva appoggiata e amata sopra ogni cosa per difendere la sua causa.

Una scena di The Lady
Una scena di The Lady

Aung San Suu Kyi è stata rilasciata dagli arresti domiciliari solo 10 anni più tardi, nel Novembre 2010, anno in cui ha potuto riabbracciare i suoi figli, Alex e Kim, che non vedeva da dieci anni.

Suu Kyi con il marito
Suu Kyi con il marito

Un film emozionale…

Mi trovo davanti ad un film difficile da valutare. Il fatto che sia la storia di una donna ancora vivente incuriosisce perchè non ha ancora un finale scritto, per una volta siamo testimoni non solo di quello che è già successo, ma anche di quello che verrà.

Una scena di The Lady
Una scena di The Lady

Quello che traspare da questa pellicola sono le emozioni, ogni singola sequenza trasmette emozioni: i paesaggi, gli sguardi, il peso di ogni parola pronunciata, i gesti, le musiche, i dettagli volutamente riprodotti in ogni scena.
Un altro aspetto caratterizzante di questo film, che sicuramente noterai anche tu quando andrai a vederlo, sono i tempi; ogni momento è scandito da un tempo specifico ed è il tempo a determinare la forza di ogni singolo passaggio.

Una scena di The Lady
Una scena di The Lady

Non vorrei scadere nella mera recensione fredda e tecnica, ma quello che più mi ha colpito di questo capolavoro di Besson è proprio il fatto che scelte fondamentalmente tecniche abbiano dato un risultato così suggestivo dal punto di vista emozionale.

Una scena di The Lady
Una scena di The Lady

The Lady renderà nota una storia arricchendola di tutti quei dettagli che la stampa ufficiale ben si riguarda dal riportarci. Sposa una causa che diffonderà al mondo intero attraverso un’opera d’arte, e che, volente o nolente, arriverà ai cuori di milioni di persone.

Altro punto forte e indiscutibile è l’attrice protagonista Michelle Yeoh, che si è calata talmente bene nei panni di Suu Kyi che è difficile vederne le differenze. Lei è l’unica che durante le riprese ha ottenuto un permesso per andare in Birmania a conoscere di persona l’attivista, un’esperienza che, come ha affermato la stessa Yeoh, le ha cambiato la vita.

Michelle Yeoh e Luc Besson
Michelle Yeoh e Luc Besson

Fiori, lacrime, sangue, lotta continua, poesia, amore, questi sono gli elementi che rimangono negli occhi e nella mente dopo la visione di The Lady: una moglie, una madre, una prigioniera, un eroina.

Use your Freedom and send a message!!

La campagna “Send a Message” è ispirata dalla celebre frase di Aung San Suu Kyi “Use your freedom to promote ours” ed è un’iniziativa lanciata per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana a sostengo di Aung San Suu Kyi in vista delle elezioni suppletive del prossimo aprile.

Una scena di The Lady
Una scena di The Lady

L’intento di questa campagna promossa attraverso una combinazione innovativa di piattaforme di condivisione attiva come Facebook, Youtube e Twitter è proprio quello di far conoscere meglio la donna e il ruolo pubblico di Aung San Suu Kyi e unire la voce degli italiani in difesa dei diritti umani, dei conflitti etnici e della povertà in Myanmar.
Gli utenti sono invitati ad inviare, tramite un’applicazione di facile utilizzo, il loro personale video messaggio di solidarietà ad Aung San Suu Kyi.
I video verranno poi raccolti in un’unica clip che verrà consegnata alla leader del movimento democratico.

L'immagine della campagna "Send a message"
L'immagine della campagna "Send a message"

La rete è impazzita per “Send a Message”, in due settimane sono arrivati oltre 70 video messaggi.
La pagina dedicata alla campagna è stata visitata settimanalmente da circa 85.000 persone e, tramite Facebook, la campagna “Send a Message” ha raggiunto un pubblico di circa 600.000 utenti.

Noi di Bigodino ci uniremo alla campagna, fallo anche tu!!