Ventotene, perla tra le isole pontine

Tra immersioni, mare e archeologia un'isola tutta da vivere

Ventotene - Foto di Marcello Barnaba
Ventotene – Foto di Marcello Barnaba

Il 2 e 3 giugno scorso, sempre con la mia scuola di sub Acquazzurra, siamo andati a farci un bel weekend di immersioni a Ventotene, isola che letteralmente adoro.
Fa parte dell’arcipelago pontino, si trova non molto lontano dalla più conosciuta Ponza ed in inverno farà si e no 300 abitanti, mentre d’estate si riempie un po’ di più.
Seppur non molto conosciuta Ventotene è una vera e propria perla.
È raggiungibile dal porto di Formia con il traghetto o la nave veloce, con circa 20 euro A/R e una o due ore di viaggio e offre diversi divertimenti per chi si reca in vacanza o per un fine settimana.
Noi ovviamente siamo andati principalmente a fare immersioni, e bisogna dire che lì ci sono tra le immersioni più belle che si possano fare nel Mediterraneo.
Noi ci siamo appoggiati come sempre al fantastico e organizzatissimo Diving World Ventotene che consiglio a tutti i subacquei intenzionati ad andare.

Diving World Ventotene - Foto di Simone Carletti
Diving World Ventotene – Foto di Simone Carletti

Il diving è posizionato proprio sul bellissimo vecchio e originale porto romano ancora in piedi e funzionante.
A Ventotene è possibile fare immersioni godendo della bellezza dei fondali, dall’acqua cristallina e delle grandi quantità di pesce, ma anche all’insegna dell’archeologia. Difatti è possibile vedere diversi relitti di anfore o ancore, testimoninanza dei traffici marittimi del VI a.c.

Barracuda - Foto di Simone Carletti
Barracuda – Foto di Simone Carletti

Ventotene - Foto di Simone Carletti
Ventotene – Foto di Simone Carletti

Ma Ventotene non è solo sinonimo di immersioni, anzi.
Diverse sono le cose che si possono visitare: il museo della migrazione o quello archeologico, l’isola di Santo Stefano che si trova proprio di fronte e il carcere borbonico nel quale fu detenuto anche Sandro Pertini dopo la seconda guerra mondiale.
Bellissime da visitare sono anche le cisterne romane che, al tempo dei romani, vennero utilizzate per l’approviggionamento idrico, successivamente si prestarono a diversi utilizzi che tutt’ora portano i segni della presenza dell’uomo; infatti si possono trovare dipinti, edicole votive, graffiti e firme.
C’è poi la villa imperiale di Giulia, chiamata comunemente così dal nome della prima donna che vi fu esiliata. Voluta da Ottaviano Augusto fu una vera e propria opera architettonica dove quasi ovunque regna sovrana l’opera reticolata.
Ventotene è un’isola tutta da vivere, dove ogni cosa si muove con estrema calma e dove si può godere di una mare bellissimo anche in piccole spiagge nascoste.

Isola di Santo Stefano - Foto di Simone Carletti
Isola di Santo Stefano – Foto di Simone Carletti

È un posto dove è possibile soddisfare anche il palato. Una menzione speciale va al ristorante il Giardino. Elegante ma discreto, curato nei dettagli, offre una cucina ricercata senza allontanarsi dalla tradizione e dalla semplicità. La qualità e la cortesia ne fanno da padroni.
Ha anche un ottimo rapporto qualità prezzo.

Mola Mola - Foto di Simone Carletti
Mola Mola – Foto di Simone Carletti

Ventotene - Foto di Simone Carletti
Ventotene – Foto di Simone Carletti

Ventotene è un luogo a misura d’uomo, dove tutto è a portata di mano; un’isola che volendo la si può girare anche tutta semplicemente a piedi.
Devo ammettere poi che ultimamente sto sviluppando un amore incredibile per le isole… per queste dimensioni completamente diverse da quelle in cui sono abituata a vivere; dove le priorità sono altre, dove la quotidianità ha tempi assolutamente diversi, dove tutto prende un altro aspetto.
È come se fosse un piccolo mondo a sè stante.
E poi mi fa vivere il mare a pieno, e questa è una sensazione senza la quale non potrei vivere :)
Se avete voglia quindi di scappare dalla città per qualche giorno, e rifugiarvi in un piccolo paradiso di mare, tranquillo, rilassato Ventotene fa sicuramente per voi.

Pleurobranchus testudinarius - Foto di Simone Carletti
Pleurobranchus testudinarius – Foto di Simone Carletti

Ventotene - Foto di Simone Carletti
Ventotene – Foto di Simone Carletti