Il web che non si vede: case history di un sito "segreto"

Quanti siti segreti, nascosti o non immediatamente navigabili esistono su Internet? Io ne ho scovato uno che nasconde un mistero e ve lo racconto!

1930 è un locale “segreto” di Milano. Segreto in che senso, direte voi? Proprio segreto: nessuno sa dove sia, a meno di non esserci già stato. E, anche in quel caso, i fedelissimi mantengono un grandissimo riserbo sulla location. Questo locale “Speakeasy”(non si sa dove sia) è ovviamente in mood anni trenta e ricalca un po’ le logiche del periodo del Proibizionismo, quando, per divertirsi un po’, bisognava intrufolarsi nel retro dei locali per godersi un po’ il proibito, appunto, e un’atmosfera tutta particolare. La logica di questo club di Milano è proprio questa: ci vanno i gentleman, certo, ma anche le loro signore; ogni cocktail ha la sua storia da raccontare. Chi c’è stato non dimentica l’esperienza e chi non c’è stato non vede l’ora di entrarci. Il problema è che, anche recandosi al civico del locale, scoperto grazie ad amici particolarmente chiacchieroni, ci si ritrova davanti una friggitoria cinese… e senza tessera o essere in lista, il retro non si oltrepassa mica. Quello che ho scoperto su 1930 è che anche il sito ricalca le stesse logiche del locale. In pratica, è un sito segreto. Ma cosa significa?

Un sito segreto

1930.sh
1930.sh

Come fa un sito a rimanere “segreto”? Semplice, basta non indicizzarlo sui motori di ricerca. In pratica, in un mondo in cui tutti vogliono essere guardati e sono a caccia di visualizzazioni, 1930 invece ha deciso di rimanere nascosto. Il sito si definisce “speakeasy” e l’indirizzo di atterraggio è: 1930.sh. “SH” sta proprio per “shhhh” e avete capito bene: si intende “Non dirlo a nessuno”. Provate a cliccare sul link e avrete una sorpresa: non l’ordinato website di un locale milanese, non una pagina Dove Siamo, Contatti, una bella Photogallery con le immagini della location ma, semplicemente… il sito di una friggitoria cinese, e in cinese.

Come se ne esce?

Chi è abbastanza scaltro può intuire che questa è la copertura del vero sito… così come i negozi di fiori, le latterie, le barberie erano la copertura dei locali dove bere alcolici ai tempi del proibizionismo anni ’30″, mi dicono i creatori di questa idea, che nasconde ovviamente molto di più di quello che vogliono farci credere. Da esperta di comunicazione digitale, presumo ci sia una qualche via d’uscita che porta, infine, all’agognato invito nel club o, almeno, al suo indirizzo. Al momento però, oltre a una pazzesca voglia di involtini primavera, non riesco a percepire altro.

C'è un mondo di siti segreti tutto intorno a noi

Un particolare della copertura del locale
Un particolare della copertura del locale

Forse non lo immaginate neanche, ma l’Internet è un vero e proprio Iceberg: si vede solo la punta. Sotto naviga un substrato di siti sommersi, non indicizzati, resi segreti dalla scaltrezza di programmatori ed esperti di comunicazione. I motivi sono i più disparati: come nel caso di 1930, incuriosire e chissà, lanciare l’amo per un mistero ancora più grosso dell’indirizzo del locale; in altri casi invece per raccontare altre verità, cui si accede solo grazie a password e software specifici. E voi, vi siete mai imbattuti in un sito segreto? E avete scoperto cosa nascondono e perché si nascondono?