Internet Days: cosa c'era di interessante alla prima edizione?

Il 2 e 3 ottobre a Milano si é svolta la prima edizione di #internetdays, due giorni di workshop.

I giorni precedenti, guardando il programma, la prima cosa che ho costatato é stata la grande somiglianza con un altro evento importate che si tiene in autunno a Milano: IAB Forum (data prevista per dicembre).
Diciamo che sembrava promettere di essere più contenutistico che markettaro. Pertanto meritava una visita, soprattutto per i workshop interessanti e tecnici.

Ho scelto di saltare la conferenza del mattino visto che era in streaming e di andare direttamente ai workshop, per ottimizzare anche il tempo a mia disposizione. Lavorando online non é facile stare lontana da un PC tutto il giorno.
La mia agenda era così composta: Digital storytelling, Eye tracking: migliora la tua User Experience e Far evolvere il web site per valorizzare la User Experience online.

Per quanto mi riguarda tre momenti interessanti, sempre con quel pizzico di marketta, infondo perché non farsi autopromozione. Però finalmente un po’ di contenuti, con qualche dato numerico, non troppo, ma quanto basta per dar forza a concetti e teorie espresse.
Da questi interventi emerge che lo Storytelling qua in Italia è ancora poco conosciuto e applicato, ma sembra essere la moda del momento. Insomma prepariamoci a sentirne parlare sempre più spesso, guardando come sempre gli altri paesi che sono più avanti di noi. Il problema é che in Italia non manca la creatività, ma come al solito mancano i soldi e giovani menti che abbiano il potere decisionale.
Parlando di Eye tracking e User Experience, tecniche ormai note ai più da anni emerge che ancora non vengono utilizzate abbastanza. Perché se nel 2013 ancora servono workshop, pieni di persone, per far comprendere l’utilità e il valore di queste tecniche, significa che siamo lontani dall’ utilizzarle.
Come prima volta ritengo promosso l’evento, su due aspetti dovrebbero migliorare la comunicazione: qual era l’hashtag e la presenza degli stand, quasi nessuno lo sapeva.

Se vi siete persi i due giorni cercate su Twitter l’hashtag #internetdays.