Prediciottesimi, balli di fine anno e altri trend trash sui social network

Balli di fine anno, abiti da bambola, prediciottesimi: sul web si annidano il male e il trash. L'unico modo per combatterli è riderci su!

Venite con me: oggi vi porto a spasso in un mondo bellissimo, fatto di tulle, gonne ampie, colori fluo, stole, diademi, pose da Beyoncé e look da gran sera. Vi porto oltreoceano, nel mondo dei #prom, ovvero dei balli di fine anno tanto cari ai giovani delle serie tv che sì, esistono veramente, con tanto di orchidee al polso e bacio davanti alla porta di casa, con foto d’ordinanza. E in Italia? Dopo i #prediciottesimi, la moda sono i #diciottesimi sfarzosi: lusso, trash e raso, se dovessimo riassumere questo trend in tre parole. Una ricerca ardua, dolorosa a tratti, che mi ha causato traumi alle cornee e disturbi gastrointestinali, ma, così come Bear Grylls torna sempre a casa sua dopo una spedizione sull’Artico, anche io sono ancora qui, viva, pronta a raccontarvi quello che ho visto. Continuate solo se siete pronti: non vi voglio sulla coscienza.

I #prom su Instagram

I balli di fine anno esistono e hanno sempre dei temi assurdi: fondale marino, barbecue, guerra del Vietnam. Le ragazze sanno di dover dare tutto quella sera per portarsi a casa un bacio di mezzanotte o una prima volta con i fiocchi, come vuole la tradizione (e le serie tv). Con Instagram, di cui più e più volte ho analizzato i trend semiseri (quelli della Fashion Week, quelli invernali e quelli estivi. Altro che ricerche di mercato), è facile fotografare il proprio look e lanciarlo sul web con il tag dedicato, ovvero #prom. Provate a fare una ricerca e non ve ne pentirete. Il Prom è un po’ come il ballo delle debuttanti, solo più trash. Abiti lunghi, strascichi, pieghe, gonne di tulle. Come questo:

Oppure questo:

O ancora questo:

Instagram è un veicolo potente per parlare di sé e di quello che si fa. Insomma, se vi capita di andare a un #prom e di indossare un vestito ceruleo e brutto, non dimenticate la foto di rito, così potrò scovarla e analizzarla come si deve.

In Italia: #prediciottesimi e diciottesimi

In Italia la moda dei #prediciottesimi ha fatto le sue vittime per tutto l’anno scorso e non c’è che dire, ha dato le sue soddisfazioni. A questo punto avete davanti due strade prima di continuare: se non sapete cosa sono i Prediciottesimi (e in tal caso siete veramente PESSIMI) vi pregherei di cliccare qui senza fare domande e di guardare il video di Arianna, cowgirl a bordo binario, e poi tutti gli altri correlati prima di proseguire con la lettura. Se invece siete già ferratissimi e non riuscite a togliervi dalla mente le scene di quei video, continuate a leggere.

Gli album di Facebook possono diventare un’arma

Come sapete per lavoro mi occupo di creare strategie sui social network, subito seguito dalla mia seconda mansione preferita, ovvero avere un’opinione su tutto (per quello seguitemi su Facebook) e trovare chicche che possano soddisfare anche i palati più esigenti. Così, ieri, su imbeccata di una collega prodiga, dalla fan page de Il peggio della fotografia Made In Italy siamo approdati a quella di Villa Gran Bruro, deliziosa e amena location campana adorata da tutti i diciottenni che, proprio in questo luogo da favola, decidono di festeggiare il loro compleanno. Dal buttare un occhio a uno dei cinquanta album di foto al perdere un pomeriggio appresso ad Ausilia, Speranza, Imma e gli altri protagonisti il passo è stato breve. Se la giustificazione per le eccentriche mise degli adolescenti ai #prom è “Vabbè, so’ americani”, cosa mi dite di queste mise made in Italy? Per la privacy e per la nostra salute mentale, non posterò nessuna delle centinaia di immagini che colorano di pizzo e rasi lucidi la pagina di questa meravigliosa location. Io vi invito a cliccare qui e a lasciarmi i vostri commenti su Twitter o su Facebook: basta che pronunciate solo il nome della vostra preferita e io capirò.