Documenti di viaggio: tutto quello che c’è da sapere sul passaporto

È l'incubo del viaggiatore: arrivare in aeroporto e scoprire di non avere i documenti in regola. Ecco come evitarlo

Prima della partenza, non c’è niente che causi più stress e preoccupazione del pensiero di non avere il passaporto in regola. Il mio sogno ricorrente, quando sono prossima a un viaggio, è di trovarmi al check in aeroporto, porgere il passaporto alla signora dalla pettinatura impeccabile e sguardo impassibile di là dal banco e iniziare a sentire nelle orecchie quella musica suonata da violini scordati che nei film di Dario Argento fa presagire qualcosa di terribile… Il passaporto è:
a. scaduto
b. senza marca da bollo
c. non è il mio (e qui mi riferisco ad una storia realmente accaduta).

Per evitare incubi e partire sereni, ecco cosa c’è da sapere sul passaporto.

Passaporto italiano. Fonte: Wikimedia Commons
Passaporto italiano. Fonte: Wikimedia Commons

Passaporto: quando serve

Il passaporto serve per tutti i viaggi fuori dall’Unione Europea. Per i paesi UE (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca, Irlanda, Regno Unito, Grecia, Portogallo, Spagna, Austria, Finlandia, Svezia, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Croazia ad oggi 2/8/2013) è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio.

Passaporto: il rilascio

La domanda per il passaporto può essere fatta in Questura, presso l’Ufficio Passaporti del Commissariato di Pubblica Sicurezza o presso la stazione di Carabinieri. Per richiedere il passaporto è necessario presentare un documento di riconoscimento in corso di validità (meglio portare con sé anche una fotocopia) e consegnare:

    – 2 fototessere identiche e recenti

    – 1 contrassegno telematico (marca da bollo) di € 40,29 per passaporto da acquistare in una rivendita di valori bollati prima di recarsi in Questura

    – La ricevuta di pagamento di € 42.50 per il passaporto ordinario, effettuato tramite bollettino di conto corrente n. 67422808 intestato a: Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del tesoro con la causale “importo per il rilascio del passaporto elettronico”. Negli uffici postali sono disponibili bollettini pre-compilati

    – per il rilascio di nuovo passaporto è necessario consegnare il vecchio passaporto (fonte: Polizia di Stato)

Passaporto: marca da bollo sì, marca da bollo no

Dal momento del rilascio del passaporto per 365 giorni non è necessario apporre una nuova marca da bollo. Per gli anni successivi al primo, in caso di partenza è necessario acquistare ed apporre su una pagina libera del passaporto una marca da bollo di €40,29. La presenza della marca da bollo non sempre viene controllata in aeroporto e molti viaggiatori ne tengono una nel portafoglio o attaccata con una graffetta al passaporto da applicare solo nel caso di controllo. In questo modo, però, si è passibili di multa in quanto la marca da bollo deve essere incollata e vidimata. Non solo: possono essere fatti controlli anche a ritroso per tutti i viaggi fatti in passato senza marca da bollo vidimata. Attenzione, quindi, meglio essere in regola.

La marca da bollo deve essere applicata solo in caso di partenza, se per un anno intero non si viaggia fuori dall’UE non è necessario apporla. La validità della marca da bollo è di un anno ma si conta a partire dalla data di rilascio del passaporto. Facciamo un esempio: il passaporto è stato rilasciato il 28 ottobre 2011 e abbiamo apposto e vidimato una nuova marca da bollo il 15 dicembre 2012. Questa marca da bollo scadrà il 28 ottobre 2013 (non il 15 dicembre 2013).

Ancora dubbi? Vi consiglio di consultare il sito della Polizia di Stato, dove trovate tutte le informazioni aggiornate in materia. Se avete storie da incubo legate al passaporto, raccontatemele nei commenti!