Tikal in Guatemala – La civiltà perduta

Sono a poca distanza con la frontiera messicana. Flores è l’ultima tappa del mio viaggio in Gautemala durato un mese.
Questo Paese non ha né belle spiagge, lato Caraibi, né buone onde, lato Pacifico, cosa assai strana per un Paese Centro Americano.
Il bello del Guatemala sta nell’entroterra, nella cultura ancora viva dei Maya, nelle vecchie tradizioni che, forse, più che in altri Paesi qui sembra perdurare.
Nessuno tra i Paesi Centro Americani può eguagliare la genuinità e crudezza del Guatemala.

flores

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tikal
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Non lo splendido Chiapas in Messico, terra di Maya, non i templi dello Yucatan, tra cui ricordo Chichen Itza e il suggestivo Tulum.
Il Guatemala sembra ancora restio a vendersi al turista, complice probabilmente la sua infausta notorietà fatta di violenze e delinquenza e il ruolo principale rubato dallo splendido Messico che a sua volta vanta dei parchi archeologici di tutto rispetto.

Eppure Tikal ha qualcosa che né l’Honduras né il Messico offrono. Siamo nella più estesa città in rovina della civiltà maya, nel dipartimento di Petèn, oggi sito UNESCO.

Il parco Nazionale di Tikal è talmente tanto grande che incontrare altri turisti mentre si passeggia tra i templi numerati in numeri romani, una volta lasciato il nucleo centrale diventa una rarità.

Sulla strada in minibus da Flores, a circa 30 chilometri dal parco e probabilmente dove anche tu risiederai, la guida maya ci introduce a questa antica città immersa in una foresta pluviale in cui si ergono ceiba, alberi consacrati dai Maya, cedri tropicali, mogano. La fauna poi a parte pappagalli, tucani, scimmie urlatrici e pavoni include anche giaguari e coatti (esatto, hai letto bene), avvistati in più occasioni.

Il nome di Tikal significa “il luogo delle voci dello spirito” in lingua maya, questo nome è apparso nel 1840 quando gli europei scoprirono questa zona. Forse questo complesso monumentale abbandonato, pieno di ombre e ricordi di passata grandezza, ha fatto tremare gli esploratori in soggezione come gli indios nativi discendenti degli antichi Maya, che hanno deciso di dare una maggiore forza al luogo conferendogli un nome appropriato e di effetto.

mundo perdido

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In realtà molto prima del suo declino, quello che oggi chiamiamo Tikal era conosciuto come Yax Mutul. Il nome è dovuto al fatto che dal 1° al 9° secolo Tikal era una capitale del Regno Mutul. Questa grande città occupava la superficie di 60 chilometri quadrati con centinaia di strutture in pietra.

Non tutte le strutture sono state ancora portate in superficie, attualmente infatti quanto emerso della città copre solo 16 chilometri quadrati, abbastanza per passare una giornata intera gironzolando per il parco.

La maggior parte degli edifici di Tikal non ha nomi ufficiali, questi infatti sono contrassegnati da numeri o lettere, ad alcuni tra i luoghi più significativi di Tikal però sono stati dati dei nomi, come per esempio il Tempio I, 44 metri di altezza, è chiamato il Tempio del Grande Giaguaro, il tempio II, 38 metri di altezza, chiamato il Tempio della Maschera, e la zona centrale del complesso è chiamata La Grande Plaza.

Tikal

Tikal

La città raggiunse il suo apogeo tra il 600 e l’800 dC e, secondo alcuni studi, la sua popolazione in quel periodo ha raggiunto le 100.000 persone.
Ma alla fine del X secolo, per ragioni sconosciute, Tikal improvvisamente andò in declino e fu inghiottita dalla giungla circostante.

Nel dicembre 2012, durante la celebrazione della “Fine del Mondo” maya, le rovine di Tikal sono state una delle mete più importanti per migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.
La gestione del parco ha organizzato diverse cerimonie rituali, e alcuni turisti sono addirittura saliti fino alla cima della piramide per godere appieno lo spettacolo nonostante fosse vietato. Il risultato purtroppo è stato che alcune strutture hanno subito dei danni irreparabili.

Tuttavia, ci vuole ben altro per abbattere il maestoso Tikal che sopravvisse dieci secoli di storia ricca e dieci secoli di desolazione, uno dei luoghi più magici e misteriosi del Centro America.

Una curiosità: Il IV Episodio di Star Wars è stato girato qui, in Episodio IV (1977), il campo dei ribelli era situato sul territorio di Tikal.