Cane piange perché il parco è chiuso per Coronavirus (VIDEO)

Un povero cane piange disperato perché non può andare al parco, perché questo è chiuso per il Coronavirus

Murphy è un cane di tre anni che vive in Spagna con il suo migliore amico umano. Adora andare in giro con lui e adora giocare al parco, dove fa lunghe passeggiate. Ma adesso non può più farlo. Tutti i parchi sono chiusi a causa dell’emergenza Coronavirus. Ma lui non capisce perché il suo parco è chiuso e così piange disperato.

Luis Chacón è il suo amico umano che ha registrato l’incredibile reazione del suo amato cane quando scopre che il parco dove ama scorrazzare è in realtà chiuso. Non riesce a capire perché non possa entrare dentro a giocare, come ha sempre fatto. Immagini davvero molto commoventi: il cane non può capire il perché dell’isolamento sociale e della distanza minima dalle persone.

Il video di Murphy è stato condiviso sui social network ed è stato visualizzato moltissime volte: le reazioni sono tra le più disparate, ma tutti si commuovono nel vedere quel povero cagnolino intento a piangere perché non può continuare a fare quello che ha sempre fatto.

Purtroppo però la situazione è la medesima in gran parte del mondo. Siamo bloccati in casa per un virus subdolo che ci distanzia dalle persone che amiamo. E stiamo lontani perché sappiamo che solo così facendo possiamo proteggerle. E possiamo proteggere noi stessi. Aiutando i medici che fanno i doppi turni per cercare di salvare più vite possibili.

Ma tutto questo un povero cagnolino non lo può capire. Lui vorrebbe solamente andare a passeggiare nel parco come ha sempre fatto.

Io resto a casa, però Murfhy vorrebbe uscire per una ventina di minuti per fare i suoi bisognini. Ed è rimasto sconcertato perché il parco è chiuso e non c’è nessuno lungo la via. Bene, Granada, poco a poco…“. Questo il testo che accompagna su Twitter il filmato.

Le nuove abitudini che dobbiamo seguire sconvolgono tutti.

Anche i nostri amici cani.

Quello che possiamo fare è stare loro vicino il più possibile.