Luna Shirin Rasia dedica un altro post a Michele Merlo: le strazianti parole

Luna Shirin Rasia, la fidanzata di Michele Merlo, gli dedica un altro post sui social raccontando le sue ultime parole

Un amore giovane, appena sbocciato, e spazzato via da una morte che lascia solo tanta rabbia. Tra Luna Shirin Rasia e Michele Merlo le cose andavano benissimo, tanto che il giovane le aveva scritto una canzone che, però, non ha fatto in tempo a farle ascoltare.

La ragazza, ha raccontato come i due si siano incontrati per caso, forse per scelta del destino. Luna Shirin Rasia ha raccontato anche di quanto lui l’avesse aiutata e cambiata:

Luna Shirin

Io e Michele dovevamo incontrarci. Era destino. Mi ha salvata dal male che mi aveva insegnato il mondo, e forse anche io gli ho ricordato cosa significa avere speranza nelle cose belle.

Le parole sulla canzone che Mike le aveva dedicato sono strazianti. Il cantautore voleva che tutto fosse perfetto e quindi ha aspettato per fargliela conoscere:

Michele Merlo

C’è un’ultima canzone che non ho sentito. L’avevo pregato di cantarmela, ma non stava bene, allora mi aveva detto: ‘Amore te la canterò presto, davanti a un tramonto. Ma non credere che sia una canzone sdolcinata: parla di quando non staremo più insieme, ma non perché non ci ameremo più. Forse il testo è nel telefono. Lo leggerò con calma, quando sarò pronta.

Emergono dettagli che fanno pensare anche sulla sera prima del ricovero. Sembra quasi che Michele Merlo avesse avuto un presentimento:

La sera prima del ricovero stavamo guardando un film e lui scherzando mi ha detto ‘Amore, sento che il paradiso mi sta chiamando’ gli avevo detto di smettere di fare lo scemo. Poco dopo ho chiamato l’ambulanza. Non l’ho più visto cosciente”.

La ragazza racconta anche come si sono conosciuti. Tutto è partito da un messaggio sui social:

All’inizio ero una sua fan. Una sera di qualche mese fa gli ho scritto su Instagram. Il mio messaggio era uno tra centinaia di fan. Eppure lui mi ha risposto subito. Quella sera ci siamo scambiati i numeri e siamo stati al telefono ore. Due settimane dopo ero a casa sua a Bassano. Da allora non ci siamo più lasciati. Mi ha detto che mi amava, e che, se non lo avessi fatto soffrire, per lui noi potevamo diventare per sempre. Io provo esattamente le stesse cose”.