Gravissimo lutto in Italia, addio ad una figura di spicco del nostro Paese
Addio a Elisabetta Bacchereti, stimata docente e critica letteraria, scomparsa a 72 anni dopo una lunga malattia, lascia un'eredità duratura nella cultura italiana e nella comunità empolese
La cultura italiana piange la scomparsa di una delle sue figure più significative. A 72 anni, Elisabetta Bacchereti, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, è venuta a mancare dopo aver combattuto una lunga malattia con grande dignità e riservatezza. Originaria di Empoli, ha dedicato la sua vita accademica e intellettuale alla formazione e alla ricerca, lasciando un’impronta indelebile nel mondo universitario e nella comunità locale.

Elisabetta Bacchereti ha iniziato il suo percorso nell’Ateneo fiorentino negli anni Ottanta, un periodo in cui la letteratura italiana contemporanea era ancora un campo da esplorare. La sua curiosità e il suo approccio metodico l’hanno portata a specializzarsi nel romanzo, analizzando opere che spaziavano da Giovanni Verga a Italo Svevo, includendo anche il noir italiano e la favola morale del Novecento. Bacchereti ha sempre considerato ogni narrazione come un dispositivo da analizzare criticamente, cercando di collegare le storie alle questioni contemporanee. Ha contribuito a importanti opere di riferimento, tra cui il Dizionario critico della letteratura italiana e la Storia letteraria del Novecento, tracciando nuove strade nella critica letteraria.
Chi ha avuto l’opportunità di incontrarla nei corridoi dell’università o nelle aule di lezione sa che Bacchereti era molto più di una semplice studiosa. Considerata una mente aperta e inclusiva, ha formato generazioni di studenti, lasciando un segno profondo nella didattica. Il master in Teoria e pratica della traduzione e i percorsi di perfezionamento in Italianistica portano il suo nome e la sua impronta. Inoltre, era attiva nella redazione della rivista Letterature europee e americane e ha ricoperto il ruolo di referente per la Toscana nella rete Mod-Scuola, un’iniziativa che promuove il dialogo tra scuola e università in un contesto culturale condiviso.
Oltre alla sua carriera accademica, Elisabetta Bacchereti ha nutrito una forte passione per la musica. Entrata a far parte della Corale Santa Cecilia di Empoli nel 1996, ha ricoperto ruoli di vice-presidenza e consigliera, partecipando attivamente a concerti fino a quando la malattia glielo ha permesso. Recentemente ha scritto: “Vi seguirò col pensiero”, dimostrando una presenza costante nonostante le difficoltà fisiche. La sua curiosità si estendeva anche a interessi come il calcio, la politica, la cucina e l’uncinetto, e in ogni aspetto della sua vita esprimeva un stile unico e profondo.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato un profondo cordoglio nella comunità empolese. Ieri, molti si sono riuniti nella chiesa di Ponzano per rendere omaggio a una donna che era considerata intelligente e appassionata. I membri della Corale hanno descritto Bacchereti come una persona autentica, talvolta fraintesa, poiché le donne forti spesso suscitano timore. La sua voce, le sue parole e la sua ironia rimarranno vive nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla, segnando un’eredità che continua a risuonare nel cuore di chi l’ha amata e stimata.