“Guadagno bene” Selvaggia Lucarelli svelati i guadagni del successo della sua newsletter: cifre stellari
Selvaggia Lucarelli raggiunge 144mila iscritti con la sua newsletter "Vale Tutto", diventando leader nella sezione cultura di Substack e guadagnando circa 1 milione di euro all'anno.
Il panorama delle newsletter è in continua evoluzione e sta attirando l’attenzione di molti professionisti del settore. Tra i nomi più in vista c’è Selvaggia Lucarelli, la quale ha ottenuto un successo straordinario con la sua newsletter “Vale Tutto”. Questo articolo esplora la crescita esponenziale di Lucarelli nel mondo del content creation e il suo impatto sull’industria editoriale.

Il successo di Selvaggia Lucarelli con “Vale Tutto”
Negli ultimi anni, Selvaggia Lucarelli ha saputo sfruttare la piattaforma Substack per monetizzare i suoi contenuti, raggiungendo risultati sorprendenti. In meno di un anno dal lancio della sua newsletter “Vale Tutto”, ha ottenuto ben 144.000 iscritti. Questo dato sottolinea l’interesse crescente del pubblico nei suoi confronti e la capacità di Lucarelli di attrarre lettori con il suo stile incisivo e le sue analisi dettagliate. “Vale Tutto” è diventata una delle newsletter di maggiore successo in Europa, dimostrando l’efficacia di questo nuovo modello di business per i creatori di contenuti.
Lucarelli ha dichiarato in un’intervista che questo traguardo è il risultato di un lungo percorso di lavoro online. Ha affermato che, fino a quel momento, era l’unica persona del suo campo a non aver capitalizzato adeguatamente la propria attività nel digitale. La sua newsletter non solo le ha permesso di guadagnare, ma ha anche rappresentato un’opportunità per creare un legame più diretto e personale con i suoi lettori.
La posizione di “Vale Tutto” nella sezione Cultura di Substack
Attualmente, “Vale Tutto” si è affermata come la newsletter numero uno nella categoria cultura sulla piattaforma Substack. Questo riconoscimento è significativo, poiché Substack è considerato uno dei principali strumenti di distribuzione di contenuti editoriali digitali. La piattaforma stessa ha confermato che la newsletter di Lucarelli conta decine di migliaia di abbonati paganti, il che evidenzia non solo la qualità dei contenuti, ma anche l’efficacia della sua strategia di marketing.
Lucarelli affronta una vasta gamma di temi, dalle analisi sul mondo dello spettacolo alle riflessioni su casi mediatici, con articoli che spaziano da giudiziaria a spiegazioni di tendenze e mode sui social. Questa varietà di argomenti ha contribuito a mantenere alta l’attenzione del pubblico, rendendo difficile catalogare la sua newsletter in poche categorie. I lettori trovano in “Vale Tutto” un mix di intrattenimento e informazione, il che potrebbe spiegare la sua rapida ascesa nel panorama delle newsletter.
I guadagni di Selvaggia Lucarelli attraverso la newsletter
Selvaggia Lucarelli ha rivelato che la conversione degli abbonati a pagamento è molto superiore al 10%. Questo dato è notevole, considerando che la percentuale media di conversione per molte newsletter si aggira tra il 5% e il 10%. In un solo anno, il numero degli iscritti a “Vale Tutto” è più che raddoppiato, il che indica una crescita costante e significativa del progetto. Secondo stime prudenti, si può ipotizzare che circa 15.000 abbonati siano paganti, a fronte di 144.000 iscritti totali.
Il costo dell’abbonamento è di 7 euro al mese o 70 euro all’anno. Se questi numeri risultassero confermati, Lucarelli potrebbe guadagnare circa 1 milione di euro all’anno dalla sua newsletter, al netto delle commissioni applicate dalla piattaforma e dai sistemi di pagamento. Questo scenario evidenzia non solo il potenziale economico delle newsletter, ma anche il successo imprenditoriale di Lucarelli nel settore.
La creazione della società Boutade
“Vale Tutto” rappresenta solo il primo passo per Selvaggia Lucarelli, che ha avviato una nuova avventura imprenditoriale fondando la società Boutade insieme al compagno Lorenzo Biagiarelli. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di sviluppare una serie di progetti editoriali, podcast e documentari, ampliando così la propria offerta e il proprio marchio nel panorama mediatico. Lucarelli, tuttavia, mantiene un approccio cauto e avverte che è ancora presto per valutare la sostenibilità a lungo termine di questo nuovo progetto. Ha affermato che ci vorrà tempo per raccogliere dati concreti e che sarà opportuno rivedere la situazione tra un paio d’anni.