“Assurdo sia ancora vivo” La rivelazione sorprende tutti: paura per il figlio dei due super Vip
Achille Costacurta racconta le sue esperienze traumatiche, inclusi il carcere, le droghe e un tentativo di suicidio, ma ora si sente rinato e vuole aiutare gli altri.
Achille Costacurta ha recentemente rilasciato un’intervista a “La Repubblica”, rivelando aspetti profondi e complessi della sua vita personale. Figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari, ha già affrontato esperienze drammatiche, inclusi il carcere minorile e la lotta contro le dipendenze, fino a giungere a un tentativo di suicidio, episodio che non era mai stato reso pubblico prima di questo momento.

Achille ha descritto il suo difficile percorso, iniziato all’età di 17 anni in un centro penale minorile a Parma. Qui, dopo un lungo periodo di detenzione, ha cominciato a sentirsi sopraffatto dalla situazione. Riguardo alla sua permanenza nel centro, ha spiegato che la causa era stata la scoperta di due coltelli nel suo armadietto a scuola, sottolineando che non aveva mai avuto intenzioni violente, ma viveva in uno stato di ansia e paranoia.
La sua vita ha subito un’altra svolta drammatica quando ha tentato di togliersi la vita, un episodio che ha descritto con frasi incisive. Achille ha confessato di aver assunto una quantità letale di metadone, pari a 40 grammi di eroina, mettendo in dubbio come sia riuscito a sopravvivere a quell’esperienza. Durante il suo tempo in carcere, ha vissuto situazioni di violenza e abusi, come un episodio in cui un agente di custodia reagì violentemente dopo un suo gesto di sfida. Questi momenti hanno segnato profondamente la sua adolescenza e la sua crescita personale.
Le esperienze di Achille Costacurta e le sfide con le droghe
Achille ha condiviso anche altre esperienze problematiche, come un episodio avvenuto a Milano in cui, dopo aver lanciato delle scarpe Gucci da un taxi, ha avuto un incontro violento con la polizia. All’età di 18 anni, ha anche iniziato a sperimentare con le droghe, descrivendo l’effetto della mescalina, un allucinogeno, che lo portava a sentirsi onnipotente e a compiere atti di generosità nei confronti degli altri. Tuttavia, ha anche riconosciuto che queste sostanze stava gradualmente distruggendo la sua vita. La consapevolezza che le droghe rappresentano un pericolo ha segnato una fase di risveglio per Achille, portandolo a riflettere sulle conseguenze delle sue azioni.
La sua vita è stata segnata anche dalla percezione di essere il “figlio di” due personalità pubbliche. Ha raccontato come le regole rigide in casa contrastassero con la sua vita sociale, dove godeva di privilegi e attenzioni che lo portavano a sentirsi diverso. La mancanza di controllo da parte dei genitori su questi aspetti lo ha portato a vivere una vita di eccessi, che ha contribuito ai suoi problemi personali.
La rinascita di Achille Costacurta e i progetti futuri
Nonostante tutte le difficoltà, Achille ha vissuto un’importante trasformazione personale all’inizio di quest’anno, trascorrendo tempo a Palermo e Mondello. Ha dichiarato di sentirsi rinato, di aver smesso di usare droghe e di aver recuperato il rapporto con i suoi genitori, con i quali ora comunica in modo più aperto e sincero. Questo cambiamento ha portato a una nuova consapevolezza e a un desiderio di utilizzare la sua esperienza per aiutare gli altri.
Achille ha espresso un forte desiderio di aprire un centro per ragazzi con sindrome di Down, sottolineando come l’atto di aiutare gli altri gli dia una sensazione di realizzazione e felicità. La sua storia, pur segnata da momenti bui, è ora orientata verso un futuro che mira a fare la differenza nella vita di chi si trova in situazioni simili a quelle che ha vissuto. Questo nuovo percorso rappresenta non solo una forma di riscatto personale, ma anche un’opportunità per contribuire positivamente alla società.