“Ma che sta facendo” Belen Rodriguez, la scelta controversa su Luna Marì: è polemica
Belén Rodriguez registra il nome della figlia Luna Marì come marchio per abbigliamento e cosmetica, suscitando dibattiti sulla sovraesposizione dei bambini sui social e critiche da personalità del mondo dello spettacolo.
A quattro anni, compiuti lo scorso 12 luglio, Luna Marì Spinalbese è già un volto noto nel panorama dei social media. La figlia di Belén Rodriguez e dell’hair stylist Antonino Spinalbese ha attirato l’attenzione del pubblico, similmente ai figli di altre celebrità, come i piccoli di Fedez e Chiara Ferragni. Nonostante non abbia un profilo Instagram dedicato, la sua presenza è frequente su quello della madre, dove viene spesso immortalata in momenti di vita quotidiana. Tuttavia, dietro questa esposizione si cela una strategia imprenditoriale che merita di essere analizzata.

La nascita di Luna nel 2021 ha segnato l’inizio di una nuova fase per Belén Rodriguez, che ha deciso di investire nel brand legato alla figlia. Questo approccio si inserisce in una narrazione familiare che, pur nella sua apparente quotidianità, si allinea con obiettivi commerciali ben definiti. La visibilità di Luna Marì, quindi, non è solo una questione di affetto materno, ma un passo verso la creazione di un marchio che potrebbe avere un forte impatto nel mercato.
Luna Marì diventa un brand: le critiche di Ema Stokholma, il dibattito è aperto
Negli ultimi giorni, sono emerse notizie secondo cui Belén Rodriguez avrebbe registrato il nome della figlia come marchio. La società The Family Factory Srl, di cui detiene il 99% delle quote, ha ottenuto i diritti su “Luna Marì”, bloccando l’esclusiva per linee di abbigliamento, cosmetica e gioielli ispirati alla bambina. Questa mossa imprenditoriale è stata avviata a pochi mesi dalla nascita della piccola e, secondo quanto riportato, la registrazione del nome sarebbe stata già realizzata nel 2022. Il marchio risulta depositato a livello europeo, garantendo a Belén l’uso esclusivo di “Luna Marì” per scopi commerciali.
In questo contesto, la piccola Luna diventa un brand su cui si sta costruendo un intero progetto commerciale. Sebbene non si sappia ancora quando saranno disponibili i primi prodotti legati a questo marchio, la bambina ricopre già il ruolo di testimonial non ufficiale di un altro brand di famiglia, Hinnominate, gestito da Belén insieme ai fratelli Jeremias e Cecilia. La presenza di Luna nel profilo Instagram di Belén è costante, con numerosi scatti che la ritraggono in outfit e accessori firmati, suggerendo un percorso da baby model che sembra essere già in fase di sviluppo.
Tuttavia, l’esposizione mediatica della piccola ha suscitato polemiche, in particolare da parte di personalità del mondo dello spettacolo. Recentemente, Ema Stokholma ha espresso critiche attraverso un post su Instagram, mettendo in discussione il modo in cui Belén e altri genitori gestiscono la visibilità dei propri figli. Stokholma ha avvertito dei rischi legati all’esposizione dei bambini sui social, sottolineando che tali scelte potrebbero comportare danni e pericoli, soprattutto considerando la natura del web. La conduttrice ha invitato a riflettere sul significato di queste azioni, suggerendo che potrebbero non essere nel migliore interesse dei bambini.
Nonostante le critiche, la showgirl argentina non ha rilasciato alcuna risposta, lasciando così il dibattito aperto. Questo tema continua a suscitare discussioni tra i genitori e gli esperti, argomentando se sia giusto o meno esporre i bambini al pubblico in modo così intenso. La questione rimane delicata e complessa, con molteplici sfaccettature legate all’etica e alla salute mentale dei più piccoli. La strategia commerciale di Belén Rodriguez rappresenta un esempio paradigmatico di come l’industria dello spettacolo possa influenzare le vite familiari, sollevando interrogativi su ciò che è opportuno e ciò che, al contrario, potrebbe risultare dannoso.